Bencic punta al Masters. ‘Voglio davvero esserci’

Battuta domenica sull'erba inglese negli ottavi di finale da Iga Swiatek dopo avere avuto a disposizione due match-ball, Belinda Bencic si concentra su quanto di positivo fatto nel suo percorso a Wimbledon 2023, specie per quanto attiene alla fiducia ritrovata. E le sue risate ‘nel corso dell'intervista dopo la sconfitta contro la numero 1 al mondo lo stanno a dimostrare. L'eliminazione (6-7, 7-6, 6-3) è stata certo dolorosa, ma allo stesso tempo incoraggiante. La campionessa olimpica si è infatti detta super fiera della propria prestazione, a prescindere dal risultato. «Non ho nulla da rimproverarmi», ha detto la sangallese. «Ho disputato un grande match, mi sono battuta fino alla fine, e dunque è una sconfitta che non fa troppo male».

La buona prestazione attenua dolore e rimpianti. Del resto, dopo un eccellente inizio di stagione, la Bencic a causa di vari infortuni – gamba, anca e spalla – aveva in seguito giocato un solo incontro fra aprile e luglio, e si era trattato di una sconfitta al primo turno del Roland Garros contro una qualificata. L'elvetica, che lo scorso aprile si era separata dal suo coach Dmitry Tursunov dopo 8 mesi di fruttuosa collaborazione, prima di Wimbledon aveva parlato di ‘una spirale negativa’ in cui si ‘era ritrovata per l'ennesima volta’, in un torneo dove – dopo aver vinto il titolo a livello giovanile 10 anni fa – non è più stata in grado di convincere.

‘So come funziona il tennis’

Sull'erba londinese, dunque, Bencic non aveva ambizioni troppo grandi. Perdere con onore contro la numero 1 al mondo le ha ridato insomma fiducia, così come aver potuto giocare per la seconda volta in carriera sul campo centrale di Wimbledon, esperienza che le ha provocato un certo brivido. «Entrando in campo, mi sono fermata un istante e mi sono detta che davvero per me non avrebbe potuto andare meglio di così». L'obiettivo, ad ogni modo, era vincere. «Non è stata la prima volta che ho perso pur avendo a disposizione due match-ball, e non sarà nemmeno l'ultima. Del resto, mi è capitata più volte la situazione opposta, ormai ho abbastanza esperienza per sapere che il tennis è fatto così», ha spiegato la rossocrociata prima di rilasciare una dichiarazione filosofeggiante: «Forse dovevo perdere oggi questo match perché nell'immediato futuro mi capiterà qualcosa di meglio, io a certe cose ci credo».

Magari la sangallese intendeva fare un paragone con quanto successo due anni fa, quando dopo aver perso al primo turno a Wimbledon era poi andata a vincere le Olimpiadi. Certo, per sperare in qualcosa di simile bisognerà innanzitutto risolvere i problemi alla spalla destra, che ancora non è del tutto guarita. I frequenti infortuni, figli secondo lei di un eccessivo carico di lavoro in allenamento, sono del resto una delle ragioni che hanno indotto Bencic a separarsi da Tursunov. Magagne fisiche che hanno costretto la 26enne a saltare tutti i tornei sull'erba di preparazione a Wimbledon, proprio per preservare il più possibile la spalla problematica. Una scelta che ha dato i suoi frutti, e ora l'elvetica intende ripartire all'assalto.

Chiudere fra le prime otto

«Wimbledon era per me anche un test, e sono super contenta di aver potuto giocare quattro match d'alto livello e di aver ritrovato la buona forma che avevo all'inizio della stagione», ha detto Bencic soddisfatta. «Mi sento molto motivata in vista della tournée nordamericana e ho un obiettivo ben preciso: chiudere la stagione fra le prime otto per andarmi a giocare il Master, voglio davvero esserci». Si tratta del resto di un obiettivo alla sua portata: grazie a due titoli conquistati (Adelaide 2 e Abu Dhabi), ai quarti raggiunti all'Australian Open (dove fu battuta dalla futura vincitrice Sabalenka) e agli ottavi a Wimbledon, Belinda occupa infatti oggi – malgrado la lunga assenza dai campi in primavera – l'ottava posizione stagionale.