Hockey

A 4 giorni dal Mondiale la Svizzera vince e convince

Sul ghiaccio di Brno, nell'Euro Hockey Tour, la Nazionale di Fischer ottiene la sua prima vittoria stagionale contro una big, mettendo sotto la Cechia

I rossocrociati, infine, decollano sul ghiaccio di Brno (e, nel caso di Jung, letteralmente)
(Keystone)
5 maggio 2024
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La Nazionale di Patrick Fischer non stecca la prova generale in vista del Mondiale, festeggiando il suo primo successo stagionale nell'Euro Hockey Tour, sul ghiaccio di Brno. Dove il primissimo affondo è però dei cechi, con Vozenilek che al secondo minuto impegna una prima volta Genoni, ma la prima vera occasione – ed è grossa come una casa – è sul conto degli elvetici: sulla ripartenza dopo la parata del portiere dello Zugo, i suoi compagni Senteler e Herzog arrivano in due davanti alla gabbia di Lukas Dostal, ma il portiere degli Anaheim Ducks è graziato, siccome la conclusione è troppo alta. Lo stesso Dostal un paio di minuti dopo viene graziato da Thürkauf, del tutto sorpreso dal fatto che il ventitreenne di Brno perdesse improvvisamente il controllo del puck. Al termine di quell’azione, gli elvetici potranno giocare per la prima volta con l’uomo in più, per una penalità fischiata a Masin, ma in quei due minuti l’opportunità più ghiotta è per Ondrei Palat, che approfitta di un ottimo assist di Kase dopo l’errore rossocrociato sulla blu per insidiare Genoni, che gli chiude però la porta in faccia.

In ogni caso, in avvio di partita sono senz’altro gli elvetici a mettersi maggiormente in mostra (tanto che al primo powerbreak del match il bilancio dei tiri in porta è di 3-8 per gli uomini di ‘Fischi’) e all’8’23’’ vengono infine premiati, e in quell’azione il Ticino fa la sua parte: infatti, è Michael Fora a mettere il puck sulla porta con un tiro dalla distanza, e il puck del giubiaschese viene deviato del tutto involontariamente col pattino da Herzog, il cui tocco spalanca letteralmente la porta a Simion, e da quella posizione il valmaggese nemmeno se si impegnasse potrebbe sbagliare.

Un paio di minuti dopo, però, a Genoni vengono senz’altro i brividi, dopo che il portiere dello Zugo pasticcia nel tentativo di controllare un puck saltellante sotto la pressione di un avversario: il disco alla fine gli sfugge, e per sua fortuna Cervenka riesce soltanto a trovare il palo a porta vuota, con Genoni che poi si tuffa disperatamente, gettandosi sul puck, con Zohorna che cerca poi di fare il furbo, spingendo il portiere in porta col bastone, cosa che naturalmente non sfugge agli arbitri, che interrompono il gioco.

In una partita piacevole e interessante da seguire, il prossimo momento d’interesse arriva al quattordicesimo minuto, quando il già citato Palat mostra a Sven Jung cosa significhi ricevere un check alla balaustra da un giocatore della Nhl, con l’attaccante ceco dei New Jersey Devils che spedisce direttamente il grigionese fuori pista, facendolo atterrare nella zona in cui lavorano a bordo ghiaccio i fotografi.

Il primo tempo si chiude con la Svizzera nuovamente in powerplay (fuori Radan per un aggancio nei confronti di Kurashev), ma – nonostante una buona idea di Hischier – gli elvetici non riescono a pungere. Ci riusciranno però poco dopo, a ventiquattro secondi dalla pausa, quando Calvin Thürkauf riceve un disco da Kurashev e si ritrova in buona posizione davanti a Dostal, e non gli lascia scampo con un delizioso backhand sul primo palo.

Di rientro dalla pausa, dopo due minuti sono per la prima volta i padroni di casa a poter giocare con un uomo in più, per un’evidente trattenuta di Geisser dietro la porta di Genoni. A parte una conclusione di Tomasek, che impegna il portiere elvetico, il boxplay rossocrociato si difende con ordine. Tuttavia, la penalità regala il ‘momentum’ ai cechi, con i cinque svizzeri in pista che sono sotto pressione al punto da non riuscire a cambiare, e alla fine si fanno penalizzare nuovamente, con Senteler punito per un’altra trattenuta, al 26’08’’. Anche in quell’occasione, i quattro elvetici in pista destano un’ottima impressione, prima che Hischier in contropiede provasse una magia, saltando due avversari prima di andare al tiro, senza successo. E senza successo, ma per fortuna, rimane anche la risposta in break dei padroni di casa, con Loeffel che si rende autore di un intervento in tuffo a dir poco provvidenziale al trentesimo, interrompendo una combinazione tra Palat e Tomasek. In ogni caso, adesso sono gli uomini di Rulík ad avere il controllo dei dischi, mentre la Svizzera non riesce più a rendersi minacciosa, almeno fino alla penalità sul conto di Skotcka, autore di un pericoloso intervento con il ginocchio nei confronti di Bader, quando Kurashev e Loeffel tornano a impegnare Dostal. Poi, esattamente come nel finale di primo periodo, negli ultimi secondi del secondo gli elvetici si fanno davvero minacciosi, costringendo i cechi sulla difensiva e andando vicini al 3-0 con una conclusione di Geisser.

Anche in avvio di periodo conclusivo i rossocrociati devono subito concedere una penalità, ma nell'occasione è davvero ingenua, perché Künzle si rende autore di una trattenuta addirittura dietro la porta di Dostal, e in quei due minuti Genoni deve dire di no a un paio di tentativi pericolosi, soprattutto quello di Cervenka, oltretutto leggermente deviato da Baragano. Il pericolo più grosso, però, la porta elvetica lo corre al quarantasettesimo, quando Siegenthaler perde un disco per strada, e Kaser tutto solo davanti al portiere trova Loeffel invece della porta. Il gol non arriva, così i cechi si fanno più nervosi e al 47'32" Spacek si rende autore di una testata a gioco fermo ai danni di Scherwey, e l'ormai ex attaccante biancoblù si fa punire con un 2’ + 2’. Hischier e compagni hanno la ghiotta occasione per chiudere definitivamente i conti, e non solo non ci riescono, ma rischiano addirittura di incassare un gol in shorthand, con il solito Cervenka che non riesce a concludere, perché l'assist di Sedlak è a dir poco impreciso. A 5 minuti e mezzo dalla fine la Repubblica Ceca si guadagna nuovamente la possibilità di giocare con l'uomo in più, quando Siegenthaler si fa buttar fuori per ritardo di gioco. Quella penalità non porta frutti, ma poco dopo gli uomini di Rulik trovano il modo di battere Genoni, con un tiro angolato di Krejcik su cui il portiere dello Zugo nulla può, perché davanti a sé ha ben tre giocatori che ostruiscono la sua visuale. A quel punto i cechi ci credono, e a un minuto e mezzo dalla fine tolgono il portiere, con Michael Fora che rischia di combinarla grossa a 35’’ dalla fine, facendosi buttar fuori per un check alla testa di Sedlak. Il ticinese finisce così sotto la doccia, ma la Svizzera riuscirà a superare brillantemente il momento difficile, festeggiando così una meritata vittoria.

Repubblica Ceca - Svizzera (0-2 0-0 1-0) 1-2
Reti: 8’23’’ Simion (Herzog, Fora) 0-1. 19’41’’ Thürkauf (Kurashev, Egli) 0-2. 56'43‘’ Krejcik (Zohorna, Flek) 1-2.
Repubblica Ceca: Dostal; Masin, Rutta; Krejcik, David Spacek; Scotka, Kundratek; Hajek, Kostalek; Kubalik, Michael Spacek, Cervenka; Palat, Tomasek, Kase; Vozenilek, Sedlak, Flek; Vrana, Zohorna, Lenc.
Svizzera: Genoni; Loeffel, Siegenthaler; Jung, Egli; Geisser, Fora; Baragano; Thürkauf, Hischier, Kurashev; Simion, Senteler, Herzog; Ambühl, Haas, Scherwey; Moy, Bader, Künzle; Bertschy.
Arbitri: Harnebring (Sve), Heikinen (Fin); Nikulainen (Fin), Simanek (Cec).
Note: 5’521 spettatori. Penalità: 5 x 2’ contro la Repubblica Ceca; 4 x 2’ + 1 x 5’ e penalità disciplinare di partita (Fora, al 59’24’’) contro la Svizzera. Tiri in porta: 21-16 (4-10, 9-3, 8-3). Svizzera senza Berra, Kreis, Richard, Kessler e Lehmann (tutti a riposo). Al 10’20’’ palo colpito da Cervenka. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Ondrei Palat e Leonardo Genoni.

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