Troppo dura la vita d'atleta, Braathen si ritira a 23 anni

Lucas Braathen ha annunciato venerdì mattina, alla vigilia dell'inizio della stagione agonistica a Sölden, il suo ritiro immediato dalle competizioni. Il ventitreenne aveva vinto lo scorso anno, malgrado un'operazione per appendicite, la Coppa del mondo di slalom. Aveva vinto due delle sue cinque gare di Cdm in Svizzera: nel 2022 a Wengen e nel 2023 ad Adelboden, entrambe le volte fra i paletti stretti. La notizia del suo ritiro coglie tutti di sorpresa, a cominciare dalla Federazione norvegese, che su di lui ovviamente contava molto.

Fra i motivi della sua scelta, Braathen indica la mancanza di libertà che deriva da una vita da atleta d'élite, che obbliga a molte rinunce a livello di vita privata. «Per continuare a sciare dovrei non soltanto rinunciare ai miei sogni, ma anche alla mia felicità, e non sono pronto a farlo», ha dichiarato venerdì a Sölden, proprio dove tre anni fa aveva colto il suo primo successo in Coppa del mondo. «Thank you», ha scritto lo sciatore sul proprio profilo Instagram dopo aver postato un video coi suoi exploit sugli sci. «Non puoi fare una cosa simile!», gli ha risposto il suo collega francese Johan Clarey, che si era ritirato la scorsa primavera a 42 anni.

Braathen e la sua Federazione sono da anni in disaccordo circa i diritti di sfruttamento d'immagine degli atleti, e il conflitto si è amplificato di recente, quando il giovane campione aveva partecipato a una campagna pubblicitaria per una marca di abbigliamento che fa concorrenza a quella che sponsorizza la Federazione stessa, che aveva deciso di multarlo. Come detto, Lucas aveva vinto la scorsa stagione la Coppetta di slalom grazie ai sette podi raggiunti, fra cui due successi appunto fra i paletti stretti e uno in gigante. La Coppa del mondo 2023 si aprirà sabato con un gigante femminile a cui ne seguirà, domenica, uno maschile.