Hockey

I playoff del Lugano cominciano con una sconfitta

In gara 1 il Friborgo parte forte e mantiene i pronostici, imponendosi con un netto 6-2. I bianconeri dovranno fare di più per impensierire i burgundi

In sintesi:
  • In un primo tempo tutto sommato solido, pesa come un macigno il 2-1 incassato 19’’ dopo il momentaneo pareggio di Fazzini.
  • Più in palla fisicamente, il Gottéron riesce ad arginare bene soprattutto la prima linea luganese, apparsa meno brillante del solito.
Lunedì alla Cornèr Arena Thürkauf e compagni cercheranno la rivincita
(Keystone)
16 marzo 2024
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Dopo essersi guadagnato il posto fra le otto elette ai play-in, il Lugano può cominciare il suo quarto di finale a Friborgo. Coach Gianinazzi conferma Koskinen a difesa della gabbia (con Schlegel sostituto), ma opta per qualche cambiamento sia in difesa che in attacco. Quenneville prende il posto di Ruotsalainen, Marco Müller giostra al centro mentre Zanetti è il tredicesimo attaccante. Debuttano inoltre i fratelli Montandon, al posto di Hausheer, rispettivamente di Aleksi Peltonen.

I padroni di casa partono subito spingendo, tanto da procurarsi due grandi occasioni già al 3’. Bertschy si ritrova praticamente da solo due volte, prima servito da De la Rose e poi da Sutter, ma in entrambi i casi non gli riesce il controllo. Il primo powerplay del Lugano attenua un po’ la pressione, ma all’11’ sono ancora i burgundi a provarci: Mottet ubriaca un difensore, aggira la gabbia ma non riesce infine a servire Wallmark praticamente solo. La gioia del pubblico di casa è tuttavia solo rimandata: al 14’19’’ Streule riceve un disco all’altezza della linea blu e fa partire un gran polsino a mezz’altezza che inganna Koskinen. I padroni di casa non accennano a rallentare, e infatti a 4’ dalla sirena DiDomenico si inventa una discesa delle sue, ma né lui né Bertschy sul rimbalzo dalla balaustra insaccano. È poi invece il turno di Marchon di sprecare, dopo essersi procurato una sorta di rigore a gioco attivo (comunque bravo Koskinen nell’occasione). Tutto finito? Macché. Dapprima il Lugano, un po’ dal nulla, pareggia a 32’’ dalla pausa grazie al tiro-appoggio di Fazzini che buca Berra in mezzo ai gambali. Ma 19’’ più tardi Wallmark riporta avanti i suoi.

Il periodo di mezzo si apre con la prima superiorità numerica dei Dragoni, nella quale però non creano assolutamente nulla, un po’ per l’aggressività degli avversari, un po’ per imperizia. Il Lugano si fa poi vedere al 27’ grazie a Party, il cui tiro sfiora l’esterno della rete e con una mischia subito dopo, dove però nessuno riesce a trovare il tocco risolutore. Il topscorer burgundo Sörensen decide di far capire a tutti perché indossa il casco giallo e si mostra implacabile: in mezzo a due avversari si crea lo spazio e fulmina un comunque non precisissimo Koskinen. Il Friborgo gestisce tranquillamente e dopo essersi guadagnato un nuovo powerplay lo sfrutta: Sörensen attende e poi serve Wallmark per la più classica delle deviazioni. Nella stessa azione Mirco Müller bastona anche l’autore della rete e rimedia due nuovi minuti di penalità, stavolta superati senza intoppi. Dopo il 4-1 il gioco si calma, e per diversi minuti non si vedono azioni degne di nota.

Nonostante l’inferiorità di una quarantina di secondi, il primo tiro del terzo tempo se lo procura il Lugano con Carr. E immediatamente dopo accorcia le distanze grazie a Marco Müller, capace di toccare quanto basta il disco per ingannare Berra. La panchina di casa chiama immediatamente il challenge e la rete viene giustamente annullata per fuorigioco. Al 44’ Etter scappa a Tennyson, ma Koskinen riesce a metterci una pezza. Due minuti più tardi è Bertschy, in combutta con DiDomenico a infrangersi contro il portiere bianconero. Koskinen nulla può, però, al 48’ quando Verboon perde un disco pericolosissimo sulla blu d’attacco e permette la ripartenza locale, finalizzata dal solito Sörensen. A poco più di 8’ dalla sirena Marco Müller, stavolta per davvero, porta il risultato sul 5-2 grazie a un bel tiro al volo. Gianinazzi prova a togliere Koskinen, ma arriva solamente la rete di Walser. La prima partita di questi quarti di finale va dunque al Friborgo, che è apparso solido, ben messo in pista e globalmente superiore al Lugano. Lunedì si replica alla Cornér Arena, dove andrà in scena il secondo atto.

Friborgo – Lugano (2-1 2-0 2-1) 6-2
Reti: 14’19’’ Streule (DiDomenico) 1-0. 19’27’’ Fazzini (Quenneville, Alatalo) 1-1. 19’46’’ Wallmark (Mottet) 2-1. 27’56’’ Sörensen (Mottet) 3-1. 32’48’’ Wallmark (Sörensen/esp. Verboon) 4-1. 47’09’’ Sörensen (Wallmark, Mottet) 5-1. 51’41’’ Marco Müller (Mirco Müller, Quenneville) 5-2. 57’02’’ Walser (Jörg/a porta vuota, esp. De la Rose) 6-2.
Friborgo: Berra; Diaz, Borgman; Gunderson, Jecker; Sutter, Streule; Dufner; Marchon, Walser, Jörg; Sörensen, Wallmark, Mottet; Bertschy, De la Rose, DiDomenico; Sprunger, Schmid, Binias; Etter.
Lugano: Koskinen; Andersson, Mirco Müller; Tennyson, Bernd Wolf; Jesper Peltonen, Alatalo; Maxime Montandon; Joly, Thürkauf, Carr; Cormier, Marco Müller, Verboon; Fazzini, Arcobello, Quenneville; Arnaud Montandon, Canonica, Patry; Zanetti.
Arbitri: Hebeisen, Kohlmüller (Ger); Dominik Schlegel, Thomas Wolf.
Note: 9'095 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 4 x 2’ contro il Friborgo; 6 x 2’ + 10’ (58’54” Mirco Müller) contro il Lugano. Tiri: 29-18 (8-4, 13-8, 8-6). Friborgo privo di Bykov (infortunato), Galley, Grégoire, Seiler, Emmerton, Nicolet, Janett e Rod (in soprannumero). Lugano senza Morini, Guerra, Granlund, Walker (infortunati), Aleksi Peltonen, LaLeggia, Kempe, Ruotsalainen, Fatton, Hausheer, Gerber, Bougro, Villa e Cjunskis (in soprannumero). Al 41’24’’ rete annullata a Marco Müller dopo coaches’ challenge del Friborgo (fuorigioco). Al 56’13’’ timeout chiamato dal Lugano, che gioca poi senza portiere fino al 57’02’’. Premiati a fine partita quali migliori giocatori dell’incontro Lucas Wallmark e Luca Fazzini.

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