Hockey

È un Ambrì da rimonta, ma soprattutto da ‘play-in’

I biancoblù di Luca Cereda vanno sotto due volte contro il Friborgo ma trovano le risorse per reagire e si garantiscono il posto tra le prime 10

In sintesi:
  • I biancoblù chiudono il match con la certezza di aver centrato l'obiettivo stagionale
  • Fino a un paio di minuti dalla fine Grassi e compagni erano sicuri anche dell'ottavo posto
Il gol del provvisorio 1-1 (ancora) a firma Dauphin
(Keystone)
2 marzo 2024
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L'ultima di regular season sul ghiaccio della Gottardo Arena è una sfida di quelle importanti, per un Ambrì più che mai in lotta non solo per un posto ai ‘play-in’, bensì soprattutto per un posto tra le prime otto, in un sabato sera in cui i biancoblù vanno in pista anche senza l'infortunato Zwerger, oltre che senza Heim.

Quindi non è una sorpresa, se i primi a proporsi all’attacco sono proprio i biancoblù, con Pestoni che dopo pochi secondi per poco con una deviazione non sorprende Bryan Rüegger, schierato per l’occasione al posto di Reto Berra. E poco dopo è Dauphin a provarci, dopo un’esitazione dei burgundi nel loro terzo, ma il tocco del canadese non trova la porta. In ogni caso la partita fatica a decollare, con imprecisioni su un fronte come sull’altro. L’occasione più ghiotta di tutte capita al nono minuto, con Lilja che si libera davanti a Rüegger ma si fa chiudere la porta in faccia dall’estremo difensore ospite, e sulla respinta neppure Kneubuehler riesce a concludere come vorrebbe. Scampato il pericolo, il Friborgo colpisce poco dopo: Sörensen riesce a ritagliarsi dello spazio nel terzo offensivo dell’Ambrì attirando su di sé due avversari, prima di servire all’indietro Borgman il cui tiro istantaneo non lascia scampo a Juvonen: è lo 0-1 al 9’21’’. A quel punto l’Ambrì deve reagire, e il tentativo di riscatto passa dai bastoni di Virtanen e De Luca, che impegnano seriamente Rüegger, ma l’ex portiere del Turgovia risponde presente. Poi ci prova Dauphin, due volte, e al secondo tentativo il québecois riesce a far centro con una deviazione volante tra i gambali del numero 39 su servizio di Heed, che vale il pareggio al 18’31’’.

In avvio di secondo tempo, però, le coordinate del match cambiano improvvisamente, con il Friborgo che passa alla marcia superiore, e dopo aver trovato il secondo vantaggio di serata – tiro dalla distanza di Gunderson con velo di De la Rose, che toglie la visuale a Juvonen al 21’18’’ – monopolizza praticamente il disco, costringendo l’Ambrì a dover stringere i denti. Poi la partita un po’ s’infiamma e la partita si rifà equilibrata, con i biancoblù che al 31’19’’ potrebbero giocare due minuti con l’uomo in più per una trattenuta di Streule su Spacek, ma De Luca si fa giustizia da solo e si becca ingenuamente due minuti a sua volta per un cazzotto al difensore numero 77. Poco dopo arriva la ghiottissima occasione per Hofer, il cui tiro in backhand si spegne però sulla base esterna del palo, e poi nell’epilogo di secondo tempo c’è anche spazio per un tentativo di Pestoni, che però non riesce a concludere. Tuttavia, l’opportunità più ghiotta di tutte è per gli ospiti, con De la Rose che davanti alla gabbia sguarnita non riesce a concretizzare il gran lavoro dell’incontenibile Sörensen.

Nel periodo conclusivo, la prima impressione è che la squadra di Dubé abbia la situazione in mano, e invece al 48'11‘’ arriva, improvviso, il pareggio ticinese: Kneubuehler cerca di affondare nel terzo sulla sinistra e spara un disco sulla porta, che Rüegger involontariamente devia alle sue spalle con il guanto da deviazione: la Gottardo Arena esplode in un boato. Nulla, però, al confronto di ciò che capita due minuti dopo: Sörensen perde il disco nel terzo difensivo biancoblù, poi Heed lancia Dauphin il cui illuminante servizio in profondità pesca Spacek oltre i difensori avversari, e il topscorer ceco beffa in anticipo Rüegger tra i gambali. La pista, a quel punto, è tutta in piedi, e a quel punto i ragazzi di Luca Cereda in tasca non solo hanno il ticket che dà accesso ai ‘play-in’. Non, invece, la matematica certezza di chiudere la regular-season tra le prime otto, dopo che dalle altre piste giunge notizia del pareggio in extremis del Servette sul ghiaccio di Zugo (poi comunque sconfitto all'overtime). Intanto, alla Gottardo Arena il Friborgo si mette a spingere in un finale incandescente, con Dubé che toglie il portiere, con i suoi che si gettano avanti a capofitto alla ricerca del pareggio. Invano, però.

Ambrì Piotta - Friborgo (1-1 0-1 2-0) 3-2
Reti: 9'21‘’ Borgman (Sörensen, Mottet) 0-1. 18'31‘’ Dauphin (Heed, Spacek) 1-1. 21'18‘’ Gunderson (Bertschy) 1-2. 48'15‘’ Kneubuehler 2-2. 50'20‘’ Spacek (Dauphin) 3-2.
Ambrì Piotta: Juvonen; Virtanen, Pezzullo; Heed, Zaccheo Dotti; Isacco Dotti, Wütrich; Terraneo; Bürgler, Kostner, Pestoni; Dauphin, Spacek, De Luca; Lilja, Landry, Kneubuehler; Douay, Grassi, Eggenberger.
Friborgo: Rüegger; Jecker, Gunderson; Borgman, Diaz; Streule, Grégoire; Dufner, Seiler; DiDomenico, De la Rose, Bertschy; Binias, Schmid, Sprunger; Jörg, Walser, Etter; Mottet, Marchon, Sörensen
Arbitri: Tscherrig, Wiegand; Obwegeser, Meusy.
Note: 6'775 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 3 x 2‘ contro l'Ambrì; 2 x 2‘ contro il Friborgo. Tiri in porta: 29-19 (11-9, 12-6, 6-4). Ambrì Piotta senza Zwerger, Heim (entrambi infortunati), Fohrler (squalificato), McIsaac, Zündel (entrambi in soprannumero); Friborgo privo di Wallmark, Bykov (entrambi infortunati), Sutter, Nicolet (entrambi in soprannumero). All'44'56‘’ traversa colpita da De la Rose. Al 58'52’‘ timeout del Friborgo, che gioca senza portiere dal 58'07’'. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Johnny Kneubuehler e Marcus Sörensen.

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