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‘Non dobbiamo concentrarci solo sulla prima linea del Lugano’

L’Ambrì Piotta conta molto su Juvonen per conquistare il derby e un posto nei play-in: ‘Giocare almeno due volte alla settimana è il ritmo ideale per me’

‘Vincere solo ogni tanto non è abbastanza’
(Ti-Press/Golay)
25 gennaio 2024
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Ambrì – Se l’Ambrì Piotta vuole cogliere domani sera l’ottantaseiesima vittoria nel 253esimo derby della storia, non potrà prescindere da una solida prestazione tra i pali di Janne Juvonen, in particolare alla luce degli ultimi due scontri diretti, che hanno visto il Lugano andare a segno complessivamente nove volte: «Il Lugano dispone di ottimi giocatori, quindi dovremo sicuramente prestare la massima attenzione in difesa – osserva il ventinovenne finlandese –, ma per vincere dovremo essere bravi in tutte le zone della pista».

Dovrete prestare particolare attenzione a Thürkauf, Joly e Carr, tutti e tre facenti parte dei cinque migliori marcatori della lega? «Non direi, distinguere loro tre dagli altri sarebbe pericoloso. Non dobbiamo concentrarci su di loro, ma su di noi».

Ma in fondo Juvonen è abituato a essere l’uomo chiave dei leventinesi, in stagione ha disputato 30 incontri (sei su sette da inizio 2024), con il 91,1% di interventi riusciti: «Già nella mia ultima stagione al Leksands, in Svezia, avevo disputato cinquanta sfide di regular season su cinquantadue, ciò ti aiuta a rimanere nel ritmo. Ultimamente non so esattamente quanto ho giocato, ma in ogni caso per me giocare almeno due partite alla settimana è l’ideale».

A maggior ragione ora che Benjamin Conz è infortunato… «Non so quanto tempo rimarrà fuori, io in ogni caso rimango concentrato sulla mia preparazione. Poi ogni giocatore vuole avere più ghiaccio possibile».

Adesso la tua riserva è Davide Fadani, che impressione ti ha fatto a Bienne? «Ha sicuramente giocato bene e solidamente, non ho ancora avuto modo di osservarlo molto, ma in allenamento lo vedo lottare duramente».

L’Ambrì è reduce da tre buone prestazioni, ma solo contro il Kloten è arrivata la vittoria. Adesso c’è bisogno di trovare anche i punti, visto che nel frattempo il Langnau undicesimo si è riportato a soli due punti… «Vincere una volta ogni tanto non è abbastanza, vogliamo riuscirci sempre. Le ultime due partite sono state decise da un solo gol di scarto, è quel tipo di situazione che dobbiamo far girare a nostro favore. In spogliatoio però non parliamo molto di classifica, ci aspettano ancora tredici partite, per cui ci sono molti punti ancora in palio e non pensiamo troppo a chi abbiamo davanti e chi dietro».

Due anni fa, al tuo arrivo in Leventina, avevi contribuito alla clamorosa rimonta verso il decimo rango, ora invece vi ritrovate nella situazione di dover difendere il posto nei play-in. Sentite una pressione diversa? «La situazione è sicuramente diversa, ma non so quanto cambi per noi, in fondo dobbiamo sempre guadagnare il maggior numero di punti possibili».

L’obiettivo del weekend da sei punti, con il derby casalingo prima e la trasferta a Zugo – squadra contro cui quest’anno vi siete sempre mostrati a vostro agio – poi, è sì difficile, ma non impossibile… «Sicuramente ci siamo allenati bene, inizieremo a dare tutto domani».

Anche il Lugano è confrontato con l’infortunio del suo portiere svizzero Niklas Schlegel, ciò significa che domani sera ti ritroverai probabilmente di fronte il tuo connazionale Mikko Koskinen, reduce da cinque partite in tribuna… «Non so come reagirà, per alcuni può essere difficile rientrare subito al massimo, ma lui ha tanta esperienza, per cui non credo che avrà problemi, inoltre prima ha giocato spesso. Fuori dal ghiaccio non ci frequentiamo, ci siamo visti solo per un’intervista in comune».

La notizia di questi giorni alla Gottardo Arena è la partenza di Alex Formenton, tornato in Canada per un congedo, come avete gestito la notizia in spogliatoio? «Non ne abbiamo veramente parlato».

RENÉ MATTE

‘Formenton è come se fosse infortunato’

Dell’attaccante canadese parla anche l’assistente allenatore dei leventinesi René Matte: «Fino a ora dovevamo sempre decidere se lasciare in tribuna un attaccante straniero o Juvonen, adesso abbiamo sei stranieri giusti. La situazione è questa, possiamo considerare la sua assenza alla pari di quella di un giocatore infortunato».

Con il rientro di Diego Kostner e Isacco Dotti (che però si è allenato con la maglia grigia riservata agli ‘esuberi’) tutti gli altri giocatori di movimento sono a disposizione. Il centro italiano potrebbe giocarsi con il connazionale De Luca (con Douay e Grassi) un posto in quarta linea o con Eggenberger quello da tredicesimo attaccante. Kneubuehler-Heim- Bürgler, Lilja-Landry-Zwerger e Pestoni-Spacek-Dauphin gli altri terzetti offensivi, mentre in difesa Cereda sembra essere intenzionato a riproporre le coppie viste a Bienne. «Tutti i giocatori sono importanti, se vogliamo essere performanti abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Per questo siamo contenti del suo rientro o di quello di De Luca. In particolare Diego è prezioso agli ingaggi e nelle situazioni speciali, per cui speriamo che sia pronto per giocare».

«Ci stiamo avvicinando alla fase conclusiva del campionato e quello che chiediamo ai giocatori è di fare un passo in avanti nell’intensità e nella qualità del lavoro, per riuscire a difendere il decimo posto».

Durante il periodo d’assenza di Conz avete già deciso se ci sarà spazio per Fadani? «Quando Davide è arrivato il suo ruolo era chiaramente quello del numero 3, a disposizione per andare in panchina quando era titolare Conz, ora la situazione è cambiata. A Bienne ci ha permesso di rimanere in partita fino al 60’, ma è troppo presto per pianificare le prossime tre settimane e valuteremo giorno per giorno, sapendo che può sempre sostituire Juvonen e che ha la nostra fiducia».

Il Lugano invece a livello di infortuni se la passa decisamente peggio di voi, quanto vi interessa la sua situazione? «Ci siamo allenati come volevamo, concentrandoci su di noi. Poi ovviamente noi allenatori facciamo delle ipotesi su come potrebbe essere il lineup avversario, ma poco importa se ci sono delle tessere che si spostano, se c’è qualcuno che rientra o che esce».

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