HOCKEY

‘Serve un cambio di rotta che ci dia più continuità’

Il difensore bianconero Bernd Wolf alla vigilia del terzo derby stagionale: ‘Non poteva capitarci partita migliore per mettere alle spalle la Champions’

14 ottobre 2021
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Non c’è tempo per riprendersi dopo la sconfitta patita mercoledì sera alla Cornèr Arena a opera della compagine tedesca degli Eisbären Berlino, con la conseguente eliminazione dalla Champions League. In mattinata i ragazzi di McSorley sono ritornati subito sul ghiaccio per un allenamento, non molto lungo, ma intenso. Nessuna nuova defezione, anche Giovanni Morini puntualmente presente in pista, lui che a causa di un piccolo infortunio non aveva giocato nelle ultime fasi della partita con gli Orsi polari. Gradita sicuramente dal mister canadese anche la presenza dell’attaccante austriaco Raphael Herburger, finalmente a completa disposizione dopo la commozione cerebrale. In caso di un suo rientro, porterebbe toccare a uno tra i due giovani Loic Vedova e Riccardo Werder il poco gradito compito di accomodarsi in tribuna.

Autore mercoledì contro il Berlino del punto del momentaneo 2-2, Bernd Wolf, difensore austriaco con licenza svizzera, fa fatica a capire questi continui alti e bassi della compagine luganese. «In questo preciso momento, è sicuramente la domanda più difficile alla quale rispondere, facciamo il possibile per essere costanti, ma non ci riesce. Non serve a nessuno vincere se poi la partita dopo perdi e fai un passo indietro. Dobbiamo assolutamente cambiare rotta. Anche mercoledì sera, per esempio, abbiamo faticato tantissimo a trovare il giusto ritmo partita, eravamo tutti troppo lenti nell’esecuzione dei passaggi, per quanto il Berlino abbia fatto la sua onesta partita. Nei secondi 20 minuti è andata meglio, abbiamo lottato, siamo rientrati bene in partita, potevamo anche andare in vantaggio. Ma per vincere non bastano 20 minuti giocati bene, bisogna essere costanti per tutta la partita».

Per fortuna, nell’hockey su ghiaccio il tempo per rammaricarsi è brevissimo, il terzo derby stagionale è alle porte: «Per fortuna – commenta ridendo il numero 32 del Lugano –. Non poteva capitarci subito miglior partita. Le prime due le abbiamo vinte, ma sono state sempre battaglie giocate fino all’ultimo secondo, quindi stasera non mi aspetto altro. Da parte mia dovrò dare il mio apporto totale. Dopo il periodo passato con la mia Nazionale per le qualificazioni olimpiche, non sempre sono riuscito a tenere un ritmo costante, questo deve assolutamente migliorare. Sono consapevole che posso dare un contributo continuo. Forse mi sono messo addosso troppa pressione. Adesso devo giocare in modo semplice, la mia forza è nella fase difensiva, ma anche a livello offensivo ci sono margini di miglioramento. Piccoli passi, ma sempre proiettati in avanti, aiutano moltissimo».

Quello di quest’anno, complice la pandemia, è un campionato diverso rispetto al passato? «Sì, sicuramente. Chiaro, il ritorno del pubblico ha portato la giusta normalità, ma sul ghiaccio si sono visti dei cambiamenti, c’è molto più equilibrio. Squadre come Rapperswil e I Tigers sono delle sorprese e anche il Bienne non te lo aspettavi in cima alla graduatoria. Una lega “serrata”. Speriamo di poter presto giocare con a disposizione tutto il nostro roster, anche se i giovani si sono dimostrati molto validi. Senza dimenticare che le numerose assenze danno la possibilità ad altri di mettersi in evidenza».

Dopo la bella prestazione fornita mercoledì sera contro i tedeschi del Berlino, il portiere canadese Leland Irving si candida per una maglia da titolare per il derby contro l’Ambrì. L’allenatore McSorley però non scopre le carte in tavola. «Lui ha giocato molto bene, ma prima di prendere una decisione su chi difenderà la nostra porta, mi dovrò confrontare con lo staff tecnico, mentre per quanto riguarda il rientro di Herburger, in questo casi ci vorrà l’ok da parte dello staff medico. Il lato positivo della partita di stasera è che non devo motivare i giocatori, sono tutti pronti. Ma per battere l’Ambrì, una squadra che ci farà nuovamente soffrire, ci vorrà abnegazione dal primo all’ultimo secondo. Nuovi stranieri? Le aspettative per questa stagione sono altre, quindi si faranno solo acquisti di primo ordine. Hnat sta lavorando bene, ha il mio incondizionato appoggio».

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