Hockey

L'ombra del coronavirus anche sulla National hockey league

Interessati i maggiori campionati di hockey, basket, baseball e calcio. Gli Sharks di Meier a rischio porte chiuse

Timo Meier (Keystone)
10 marzo 2020
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Lo spettro del coronavirus mette in ombra anche il mondo dello sport nordamericano. Pure dall'altra parte del globo infatti le manifestazioni sportive devono fare sempre più i conti con le restrizioni imposte per prevenire la diffusione del virus. Dopo che a farne le spese era stato il torneo di tennis di Indians Wells, anche basket (Nba), hockey (Nhl), baseball (Mlb) e calcio (Mls) hanno deciso di limitare massicciamente l'accesso agli spogliatoi delle squadre.

Fino a nuovo avviso, l'accesso agli spogliatoi sarà consentito unicamente ai  giocatori e al personale. Niente accesso per i giornalisti, abitualmente ammessi nei guardaroba dopo (ma anche prima in taluni casi) per le interviste ai giocatori.

Gli Sharks di Timo Meier rischiano le porte chiuse

E a Santa Clara l'eventualità che i San José Sharks di Timo Meier debbano disputare le prossime partite a porte chiuse è tutt'altro che remota, dopo che la Città ha vietato gli eventi con più di mille spettatori fino a fine mese dopo il primo decesso a seguito del coronavirus. In concreto, le partite a rischio sono quelle contro Montreal (19 marzo), Boston (21 marzo) e Arizona (29 marzo). Al vaglio ci sono diversi scenari: partite a porte chiude, spostate in casa dell'avversaria o su una pista neutra.

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