Calcio

Nazionale, il dilemma Yakin ha le ore contate

Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani svizzerotedeschi, l'Asf deciderà il destino del tecnico prima del sorteggio di Euro 2024 di sabato

In sintesi:
  • Contrariamente a quanto annunciato, Yakin potrebbe prender parte alla cerimonia di Amburgo solo se sarà effettivamente lui a guidare la Nazionale di calcio agli Europei del prossimo anno in Germania
  • La decisione sull'eventuale rescissione del contratto dell'attuale allenatore, valido fino al luglio del 2024, spetta al Comitato direttivo dell'Associazione svizzera di calcio
Il tecnico presenzierà al sorteggio soltanto se sarà ancora lui a dirigere la squadra
(Keystone)
27 novembre 2023
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Il futuro dell'allenatore della nazionale svizzera Murat Yakin verrà deciso già questa settimana. A sostenerlo, tra gli altri, sono i portali CH Media e Nau.ch, secondo cui l'Asf ha deciso di non attendere l'esito del sorteggio dei prossimi Europei di calcio (in programma sabato pomeriggio, alle 18, in quel di Amburgo) per decidere il destino del selezionatore rossocrociato, questo nonostante Pierluigi Tami, il direttore delle squadre nazionali, dopo la sconfitta in Romania aveva inizialmente annunciato che avrebbe analizzato la situazione dopo il sorteggio dei gironi, e che non avrebbe fatto alcuna raccomandazione fino a metà dicembre. In altre parole, Yakin avrebbe partecipato al sorteggio di Amburgo in ogni caso, anche senza la garanzia di rimanere allenatore della Nazionale. Ora, invece, secondo quanto riportato dai quotidiani svizzerotedeschi Yakin potrà prender parte alla cerimonia di Amburgo solo se sarà effettivamente lui a guidare la Nazionale di calcio agli Europei del prossimo anno in Germania.

La decisione sull'eventuale rescissione del contratto di Yakin, valido fino al luglio del 2024, spetta al Comitato direttivo dell'Associazione svizzera di calcio. Il suo presidente, Dominique Blanc, più volte si era espresso a favore di Yakin e lo avrebbe persino confermato come allenatore per la fase finale dell'Europeo. Tami, invece, si è mostrato più critico, e dopo la fine della fase eliminatoria degli Europei, con una sola vittoria in sette partite, il dirigente ticinese aveva detto che «il bilancio parla a suo favore, ma non dobbiamo sottovalutare l'evoluzione negativa della squadra».

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