Tiri liberi

Grande equilibrio dietro la corazzata Olympic

L'analisi dopo 14 gare di campionato dice che Massagno è la meglio attrezzata per competere coi burgundi, mentre il Lugano potrà ancora crescere

Dopo 14 gare la classifica ci dice che l’Olympic è ancora imbattuto e sta quattro vittorie sopra le due inseguitrici più vicine, cioè Vevey e Spinelli. La quarta è il Ginevra con 8 vittorie e poi le altre a seguire fino agli Starwings, che di gare ne han vinta solo una. Il Lugano è penultimo con sole tre vittorie.

Il cambio di guida a Friburgo non è stato per nulla scioccante, anzi. La gestione di Petit si sta dimostrando di valore e non c’era da dubitarne, viste le qualità del coach. Petit ha sempre dimostrato grandi pregi anche fuori dalla Svizzera e quindi da noi, dove la qualità non è certamente da top ten del basket continentale, non poteva che eccellere. Ha plasmato una squadra molto equilibrata, forte di quattro stranieri e di diversi nazionali, ed è senza un cecchino come Roberto Kovac, oltre ad aver avuto Kazadi a mezzo servizio per metà campionato.

Il Vevey si è dimostrata squadra solida ma ondivaga, con alcune sconfitte evitabili: ha in Dubas il faro e il trascinatore, un quinto americano più che il terzo nazionale. Infatti Dubas è certamente uno svizzero che cambia le forze: è il terzo marcatore con 17,5 punti a gara in 31 minuti di media, quello che ha la migliore statistica al tiro con il 64,5%, ed è il miglior rimbalzista con quasi 9 di media, dei quali 3 in attacco. Insomma, il giocatore completo e con la grinta che tutti vorrebbero.

La Spinelli ha conosciuto invece una crisi di crescita, nel senso che ha dovuto inserire ben 6 giocatori nuovi, e in tutti i ruoli. Un esercizio di non facile conto perché, a dipendenza dei ruoli, del carattere e delle capacità di lettura del gioco, entrare in schemi e attitudini nuove richiede tempo. Nelle ultime settimane si è visto una Sam più armonica e più efficace nei vari punti del campo e con una difesa che sta cominciando a dare i suoi frutti in termini di efficacia. Non è ancora tutto perfetto, ma i sincronismi difensivi, le rotazioni e gli aiuti sono migliorati molto. E anche in attacco la palla gira in maniera più efficiente, fornendo a tutti buone soluzioni. A nostro modo di vedere, la Spinelli ha tutte le carte in regola per fare un’ottima stagione.

Ginevra è la quarta della classifica, come si paventava due mesi fa: anche Zinn e compagni stanno cercando l’amalgama che per ora è solo accennato, ma rispetto alle prime è ancora in ritardo, e quindi vedremo nelle prossime settimane se crescerà ulteriormente.

Veniamo ai bianconeri, i quali questa stagione stanno progredendo. Montini è contento dei tre stranieri a sua disposizione, ma ne vorrebbe un quarto per poter lottare sino alla fine in ogni gara, anziché dover cedere negli ultimi 7-8 minuti davanti ad avversarie che giocano meno bene, ma che hanno una panchina di maggior qualità. Le due vittorie contro Neuchâtel testimoniano che il gioco c’è e che, se l’avversario molla un attimo la concentrazione, il Lugano se lo mangia, magari a fil di sirena. La crescita di Bracelli e quella di Dell’Acqua sono note positive, ma anche i segnali che vengono da Donnelly e da Alì, quest’ultimo purtroppo ancora out, sono importanti. Se Warden sarà più continuo e gli americani un po’ meno sprovveduti nel fare falli, il Lugano potrà risalire la classifica verso posti più piacevoli. Buone Feste a tutti.

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