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‘Impossibile paragonarla ora all’Ajla della finale olimpica’

Dopo l’infortunio di febbraio, l’allenatore dell’atleta valmaggese, Laurent Meuwly, lancia la stagione: ‘Al top agli Europei di Monaco’

20 maggio 2022
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C’è una persona molto importante per i grandi risultati di Ajla Del Ponte: il suo allenatore Laurent Meuwly, che è ora finalmente pronto ad accompagnare la sua atleta al debutto stagionale sui 100 m, in Diamond League domani a Birmingham (Inghilterra), dopo l’infortunio al tendine della coscia subito a febbraio. «Ajla è ancora distante dall’essere pronta – ammonisce il 47enne –, dopo il suo infortunio abbiamo potuto svolgere soltanto cinque sedute di velocità. Abbiamo anche effettuato allenamenti alternativi in acqua o sulla bicicletta e tanto allenamento di forza. Da metà aprile ha potuto riprendere l’allenamento normale, aumentando progressivamente la velocità. Adesso è in salute e sta raggiungendo il massimo delle sue capacità, ma le serve ancora del tempo per tornare al livello dell’anno scorso. Come discutevo con lei, bisogna prendere tappa dopo tappa, impossibile paragonarsi ora all’Ajla della finale olimpica. Deve prendere una settimana alla volta e vedere i progressi che fa in allenamento, poiché servono ancora diverse settimane prima che torni nelle condizioni dell’anno scorso».

Saltata la parte indoor per dedicarsi al recupero cosa aspettarsi dalla stagione all’esterno? «Spero che la progressione sia abbastanza rapida affinché possa essere in forma ai Campionati del Mondo di Eugene, ma più realisticamente dovremo prendere Eugene come preparazione per gli Europei di Monaco di Baviera, che saranno tre settimane più tardi. Faremo di tutto però per essere i più competitivi possibile anche negli Stati Uniti. Nella prima parte del recupero, in cui aveva bisogno prevalentemente di cure, è stata seguita soprattutto dai medici e dai fisioterapisti. Poi durante la fase di allenamento alternativo abbiamo cercato di lavorare sui suoi punti deboli, in particolare quelli all’origine di questo infortunio, per evitarli in futuro. È stata paziente, ma la fase più difficile è questa, in cui può di nuovo fare tutto in allenamento ma non al livello precedente l’infortunio. Nella comunicazione tra me e lei è importante che le spieghi in maniera trasparente a che punto è».

Il passato di Meuwly: ‘Ho imparato vedendo i miei atleti crescere’

L’esperienza non manca del resto a un tecnico che ha seguito quasi tutti i big dell’atletica svizzera, «avendo accompagnato diversi atleti svizzeri ai più alti livelli per diversi anni» nei quali «ho realizzato che non sempre chi fa dei buoni risultati a livello giovanile poi emerge ai massimi livelli. Per esempio Kariem Hussein non aveva fatto risultati come Junior, Lea Sprunger ha ottenuto solo una medaglia nell’Eptathlon e anche Ajla non ha fatto grandi risultati ai Campionati junior. A quell’età fare risultato va bene, ma non è garanzia di successo tra gli adulti. È a partire dai ventun anni che si può fare la differenza e stabilirsi tra i migliori al mondo. Per cui lo sviluppo del movimento atletico svizzero è molto positivo, ma necessita ancora di una conferma dei buoni risultati dei giovani. Al momento le medaglie europee e mondiali restano ancora delle eccezioni. Sono ormai trent’anni che alleno iniziando dai giovani nei club, poi con atleti che partecipavano ai grandi campionati, per arrivare infine a chi ci va per ottenere una medaglia. Sono cresciuto tanto nei quindici anni durante i quali ho seguito Lea Sprunger, dal titolo svizzero a quello europeo e alla finale mondiale, ho imparato man mano che i miei atleti crescevano».

E tutta l’atletica svizzera sta ora approfittando di questi risultati «già da sette/otto anni, con i Campionati europei a Zurigo e la vittoria di Kariem Hussein, poi le medaglie agli Europei di Amsterdam 2016. Ajla stessa ha avuto la possibilità di debuttare molto giovane ai grandi eventi con la staffetta e d’iniziare ad accumulare esperienza, senza la pressione dei risultati individuali e adesso ne sta ottenendo i benefici. Penso che Kariem, Mujinga Kambundji o Lea siano stati per lei degli esempi dei risultati che è possibile ottenere».

Il futuro di Del Ponte: ‘Ha ancora margini di miglioramento’

Meuwly si è trasferito nei Paesi Bassi nel 2019 per lavorare nella federazione locale pur continuando il lavoro con Del Ponte, che ha pagato e che potrà pagare ulteriormente: «Adesso abbiamo trovato un buon ritmo, con Ajla che passa tre settimane in Olanda e una in Svizzera. Con l’esperienza acquisita sa anche autogestirsi, sa su cosa lavorare e su cosa porre l’attenzione. Quando è in Svizzera lavoriamo con i video, ma Ajla trascorre periodi sempre più lunghi in Olanda, durante i quali possiamo occuparci dei dettagli. È un buon equilibrio perché poi ha dei momenti in cui può stare in Svizzera e in famiglia. Il quinto posto alle Olimpiadi è stato eccezionale, anche per me è stato difficile realizzare d’essere l’allenatore di una sprinter svizzera giunta quinta ai Giochi in 10"90. Poi si corre per fare le medaglie e l’oro europeo indoor è stata una grandissima emozione, anche perché era la sua prima medaglia internazionale individuale. Nella prima parte della sua carriera ci eravamo concentrati sullo sviluppo fisico per renderla un’atleta sempre più forte, rapida e resistente. Ora, nelle ultime due stagioni, ci siamo chinati più sull’aspetto mentale, della fiducia in sé e come prepararsi facendo parte del gruppo delle migliori sprinter al mondo. C’è comunque ancora del margine di miglioramento da un punto di vista tecnico e fisico. Quando fai i 100 m in 10’90" ci sono molti dettagli che devono allinearsi per migliorare ulteriormente. Vedo ancora un potenziale nella forza, sebbene l’abbia già migliorata quest’inverno, può ancora migliorare nella tecnica e ovviamente acquisire esperienza. A mio avviso può abbassare ulteriormente il suo record, ma bisogna rendersi conto che tutti i dettagli devono collimare, c’è bisogno della forma giusta, della pista giusta e delle condizioni giuste».

L’augurio finale è dunque «che questa stagione sia positiva e che possiate scrivere tante belle cose su Ajla».

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