Basket

Regazzi sulla nuova Spinelli Massagno: 'Società seria e motivata'

Per il neo presidente e consigliere nazionale 'il mondo del basket non è una novità'. 'Non faremo passi più lunghi della gamba'

Fabio Regazzi (Ti-Press)

La fumata bianca è arrivata fin nel cielo sopra Massagno: la Sam ha annunciato il nuovo presidente che sarà Fabio Regazzi, coadiuvato nel comitato direttivo da Giovanni Bruschetti e da Dario Spinelli, il presidente della Spinelli Holding Sa, ‘title sponsor’ di una squadra che d’ora in poi si chiamerà Spinelli Massagno, come regolamento permette. Tre novità che fanno un botto di non poco conto nel mondo sportivo cantonale, e – diciamolo – anche a livello del basket svizzero, siccome il presidente è un membro del Consiglio nazionale.

La notizia arriva in un una nota stampa a firma Luigi Bruschetti, e come sottolinea lui stesso, per l’ultima volta. «Ora posso dirlo che questo è stato il mio ultimo atto ufficiale per la Sam Massagno, che d’ora in poi si chiamerà Spinelli – spiega l’ex presidente –. Dopo 25 anni sono orgoglioso di questo ultimo passo, portato avanti con i miei collaboratori e, ovviamente, con mio fratello Giovanni. In un quarto di secolo abbiamo costruito una società solida in ogni suo aspetto, capace di avere un’identità all’interno del nostro comune e di dare un’immagine solida in ambito svizzero. Non posso che esserne orgoglioso e ringraziare quelli che mi hanno accompagnato in questi ultimi 25 anni, in particolare a chi è stato ad interim in questi mesi, Patrick Manzan, nuovo vice presidente».

Però non c’è solo la prima squadra. «Anzi, direi che soprattutto c’è il settore giovanile, perché questo è un movimento che ci invidiano ovunque, non fosse che per i titoli nazionali che abbiamo conquistato in questi decenni, 7 negli ultimi 9 anni, ma anche per la solidità e il valore che abbiamo nelle nostre squadre giovanili. Un altro fiore all’occhiello che è stato uno dei fattori stimolanti per chi mi ha sostituito. Non potevo lasciare la ‘mia’ Sam in mani migliori e sono felice di chiudere ufficialmente il mio lavoro in seno a questa società, dando ad essa un futuro solido, concreto e ricco di entusiasmo, garanzie di concreta continuità e serietà d’intenti».

Dal vecchio al nuovo presidente, Fabio Regazzi: perché la scelta di assumere le redini della Spinelli Massagno. «Il mondo del basket non è una novità per me, essendo stato sponsor principale della Star Gordola per cinque anni a cavallo del nuovo secolo, e pure un giocatore in gioventù – spiega l’imprenditore locarnese –. Gli amici di Massagno mi hanno coinvolto da alcuni mesi, e io ho trovato una società seria, motivata, capace di stare al passo con i cambiamenti, ma pure con i piedi ben piantati per terra e con la volontà di crescere sempre meglio. Questo insieme di fattori mi hanno portato ad accettare questo nuovo ruolo e sono felice di cominciare».

Sarà anche un inizio per salire ulteriormente nella scala dei valori? «Ogni società sportiva ha l’ambizione di fare e dare sempre il massimo, cosa comune a tutti gli individui. Non possiamo però fare passi più lunghi della gamba, vogliamo continuare ad essere una società solida sia finanziariamente sia sul piano sociale, continuando ad essere parte integrante di un tessuto comunale dove il senso di appartenenza è essenziale. La società non si mette pressioni, non vuole strafare, ma vuole continuare a crescere secondo i propri mezzi, che saranno quelli di sempre. Se poi arriveranno i successi saremo i primi a gioirne».

Giovanni Bruschetti, invece, con Dario Spinelli sarà membro del consiglio direttivo: da un fratello all’altro. «Sono nella Sam da sempre e quindi non è una novità... La Sam è parte integrante del Comune, una realtà storica che ha accompagnato la crescita di generazioni di massagnesi, me compreso. Questa è una scelta di affetti, non di speculazione politica, perché sono legato a questa società per tutto quanto ha fatto e fa per il nostro comune: e voglio che si continui su questa strada, privilegiando i giovani e non solo la prima squadra».

Pur se l’entrata in campo di Spinelli Holding dà comunque una nuova dimensione. «Spinelli è da sempre a Massagno, il papà di Dario è stato uno dei fondatori nel 1964 della Sam – conclude Bruschetti –. Un cerchio che si chiude o, se vogliamo, che si riapre: una ‘massagnesità’ che continua con lo stesso spirito e con la voglia di essere una presenza e un’immagine importante nel basket cantonale e svizzero».

In arrivo un nuovo pivot

Intanto, sul fronte sportivo, la Spinelli Massagno sta lavorando all’ingaggio di un nuovo pivot straniero, che dovrebbe prendere il posto di Aw sotto le plance: considerato che l’infortunio di Miljanic è più grave del previsto e che Slokar non è ancora recuperato, chiaramente non si vogliono correre rischi in Coppa. A giorni, o forse già a ore, se ne saprà di più.

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