FOOTBALL

Quant'è difficile pianificare, nel bene e nel male

Nfl,New England sconfitta a Baltimore, mente Miami batte e Jets e rischia di perdere la prima scelta nel draft 2020. Unica squadra imbattuta: San Francisco.

(Lamar Jackson, inarrestabile)
5 novembre 2019
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Una sola squadra imbattuta, una sola tutt'ora senza vittorie: e in entrambi i casi la sorpresa è di quelle importanti. Perché tutti sarebbero portati a pensare che ai vertici siano rimasti i New England Patriots e in fondo alla scala dei valori i Miami Dolphins. E invece no: l'unica squadra senza sconfitte è San Francisco (e nessuno lo avrebbe anche solo ipotizzato), mentre a non avere ancora gioito è Cincinnati (non certo considerata una delle candidate ai playoff, ma nemmeno la Cenerentola della lega). La vittoria di Miami non ha scandalizzato nessuno, perché da qualche settimana la franchigia della Florida, per quanto formata in gran parte da giocatori di valore inferiore alla media Nfl, aveva palesato progressi. Ha invece lasciato di stucco la sconfitta di New England, battuta 37-20 a Baltimore. I Ravens hanno messo a segno quattro TD, esattamente quanti New England ne aveva subiti nelle precedenti otto partite. Quella di domenica è una sconfitta che può preoccupare i tifosi dei Pats, perché giunta contro il primo avversario di livello in una “schedule” sin qui piuttosto agevole (Stellers, Jets due volte, Dolphins, Bills, Redskins, Giants e Browns hanno sin qui totalizzato 18 vittorie contro 48 sconfitte...). Da adesso in poi gli uomini di Bill Belichick dovranno affrontare due sole squadre con il record negativo (Cincinnati e Miami), mentre le altre cinque squadre presentano un record complessivo di 28 vittorie e 18 sconfitte.

La sconfitta di New England, ma ancor di più la vittoria di Miami dimostra come nella Nfl sia praticamente impossibile stilare piani a medio-lungo termine. Perché se da una parte i Patriots erano considerati (e lo sono tutt'ora) la squadra favorita, tanto da puntare allo storico risultato della “perfect season” (riuscita soltanto a Miami nel 1972), sogno infranto al primo ostacolo di livello, dall'altra i Dolphins hanno smantellato la squadra dell'anno scorso vendendo tutti i pezzi più pregati in cambio di scelte al draft nel chiaro tentativo di ricostruire una rosa vincente a partire dalla prima scelta del 2020. Un piano quasi perfetto, ma che non ha tenuto conto della voglia di vincere dei giocatori e di uno staff tecnico capace di mutare un gruppo francamente imbarazzante in una squadra debole, ma in costante progresso. E a volte la Nfl sa pure essere paradossale: domenica Miami ha battuto i New York Jets (mettendo a repentaglio la possibilità di scegliere per primi al prossimo draft) in una partita che metteva di fronte due squadre reduci da una “off season” completamente diversa: Miami è stata costruita per perdere oggi e vincere domani, i Jets sono stati aggressivi sul mercato dei free agent nella modalità “win now” (un'aquisizione tra le tante, quella di Le'Veon Bell, runner ex Pittsburgh).

La vittoria di Baltimore contro New England ha tra l'altro evidenziato le doti di Lamar Jackson. In una stagione nella quale troppi quarterback sono finiti ai box (Röthlisberger, Mahomes, Foles, Brissett, Newton...), il regista dei Ravans si sta illustrando quale vera rivelazione. Considerato poco adatto al gioco Nfl quando lo scorso anno era uscito dal college (Louisville), Jackson sta dimostrando di settimana in settimana di essere quasi sempre il miglior atleta in campo. I suoi numeri non sono stratosferici (153 passaggi completati per 1813 yarde, 12 TD e 5 intercetti), ma alla buona presenza nella tasca (si è sempre considerato un “pocket passer”) aggiunge un'agilità che non ha pari: in 99 corse sin qui effettuate ha conquistato la bellezza di 637 yarde e realizzato 5 touchdown. In una Nfl diventata da anni una “passing league”, il gioco aereo di Baltimore rappresenta un complemento alla conquista di terreno palla a terra. Un approccio anomalo, ma perfettamente giustificato dalla presenza di Jackson e del runner Mark Ingram, che crea molti problemi di lettura alle difese avversarie (Jackson esegue alla perfezione la run-option). Con una difesa che a Baltimore è storicamente di prim'ordine e un attacco incentrato sul gioco di corse e che attualmente comanda la lega per numero di punti segnati, la compagine di John Harbaugh sarà un cliente scomodo per tutti, in particolare durante i playoff, il momento della stagione durante il quale i Corvi sanno esaltarsi.

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