Curiosità

E non chiamatela bistecca

L'Accademia della fiorentina dice no alla carne coltivata in vitro, perché non rientra nella tradizione produttiva e culturale di un territorio

(Keystone)
21 aprile 2023
|

La ‘carne coltivata’ non è carne: si tratta di proteine prodotte in vitro a partire da cellule prelevate da animali. Così ha detto l'Accademia della fiorentina, associazione culturale che da oltre 30 anni celebra la Bistecca alla Fiorentina nei suoi aspetti di ricerca storica, sociale, scientifica e gastronomica.

"La carne coltivata che non proviene da allevamenti ma da colture cellulari in laboratorio – sottolinea in una nota Giovanni Brajon, presidente dell'Accademia della Fiorentina – non può essere accettata nel disciplinare che distingue un piatto che rappresenta, da almeno 30 anni, la tradizione e cultura di un territorio. La Bistecca alla Fiorentina è infatti il risultato di un prodotto di filiera che parte dal lavoro e dal sacrificio quotidiano di generazioni di allevatori che con cura e attenzione operano in territori che altrimenti sarebbero abbandonati per proseguire con la tradizionale lavorazione nelle macellerie e la sapiente cottura dei cuochi. Se vogliamo parlare di tradizione e cultura di questo simbolo gastronomico non possiamo accettare l'opzione della carne coltivata".

L'Accademia della Fiorentina ha avviato lo scorso febbraio il percorso per inserire la Bistecca alla Fiorentina nell'elenco europeo delle Specialità tradizionali garantite (Stg).

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔