Curiosità

Abbraccia dopo due settimane il figlio partorito in coma

La donna era ammalata di coronavirus ed era stata sottoposta a un cesareo d'urgenza in un ospedale di New York

(Keystone)
19 aprile 2020
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Washington - Una donna ha potuto abbracciare per la prima volta dopo due settimane il figlio che ha partorito in coma grazie ad un cesareo d'urgenza mentre era ammalata di coronavirus in un ospedale di New York.

Le immagini di lei che esce in carrozzella con una mascherina mentre riceve il neonato tra gli applausi di medici e infermieri stanno facendo il giro di mondo e sono diventate un simbolo di speranza per tutti ma anche della resistenza della Grande Mela, che resta il focolaio più grave d'America con oltre 122mila casi e più di 12mila morti.

Yanira Soriano, 36 anni, era stata ricoverata al Soutside Hospital di Bay Shore a inizio aprile con una forma grave di Covid-19, tanto da essere subito intubata. Era all'ottavo mese di gravidanza, la quarta della sua vita. Il marito, colpito solo lievemente dalla malattia, era rimasto a casa con i tre figli, paralizzato dall'idea di perdere la moglie e il loro ultimo bimbo. I medici pensavano che la donna non ce l'avrebbe fatta. 

Farla partorire alimentava la speranza di migliorare la sua situazione clinica e la sua respirazione. Così hanno deciso di sottoporla a un parto cesareo d'urgenza, inducendo nella paziente un coma artificiale. Il piccolo Walter è nato il 3 aprile, negativo alla malattia, mentre la sua mamma addormentata lottava per la vita. Una lotta durata altre due settimane in terapia intensiva. Fino al 15 aprile, quando finalmente ha potuto prendere tra le sue braccia il bebè.

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