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LAMal, menn dabon mal

Non frequento più lo studio del mio ex medico di famiglia da almeno tre anni. Già da tempo mi ero abituato a richiedere un appuntamento il mattino presto, dopo aver conosciuto l’endemico ritardo del doc in questione. La classica goccia ha fatto traboccare il vaso? Fissata una visita alle 8.45 del giorno XY, sono stato visitato alle 10.20. La scusa di questo doc – che non ha alcun rispetto verso i suoi pazienti – era sempre la stessa: uh, che giornata terribile! Come si possa definire terribile una giornata nelle sue primissime ore del mattino è questione che esula dalle mie modeste competenze di paziente molto paziente. Difatti non era certo la prima volta che l’attesa si protraeva non per minuti, bensì per ore, sempre con un appuntamento stabilito entro le nove.
A distanza di due o tre anni dall’ultimo consulto, ecco che mi arriva un onorario da quasi 100 franchi dal mio ex doc. Motivo: il mio nuovo dottore - molto più serio (nel suo studio non ho mai avuto manco tempo d’iniziare una pagina di “parole crociate”) ha richiesto copia di un esame sostenuto anni fa.
“Studio degli atti in assenza del paziente”, 69 cocuzze.
“Affidamento a medici per consulti”, sempre in assenza del paziente”. Altre 28 cocuzze…
Capito? Due sguardi = ca. 100 cocuzze!
La corazzata LAMal sembra ahinoi inaffondabile: da decenni ci stanno provando in tanti e tuttavia i premi (dopo anni di aumenti non dovremmo chiamarli castighi?) continuano a metterci alla gogna.
D’accordo: le lobbies dei cassamalatari sono forti politicamente e fortissime economicamente.
Ma qualche ritocco qua e là non è davvero possibile affinché un onorario come quello ricevuto dal sottoscritto sia dichiarato almeno illegittimo, se non proprio illegale?

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