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Preventivo con la coperta corta

Vedo un forte contrasto nell’approvare un Preventivo cantonale che, visti i tempi, non pensavo che fosse così difficile approvarlo invece di contrastarlo. Dopo la pandemia e i tempi di guerra mi sono chiesto se gli oppositori pensano che in Ticino abbiamo dei giacimenti orafi, mentre abbiamo solo la nostra forza lavoro e un mucchio di contestatori non produttivi, presumo che 5 o 8mila persone in piazza a contestare senza proporre delle soluzioni, come pure molti parlamentari contrari ma non proponendo nulla in alternativa ai risparmi, ecco dovrebbero portare soluzioni invece di chiederle al governo, un governo che cii ha fatto uscire dalla pandemia e poi si è trovato con un Decreto Morisoli nel 2021 votato da 47mila ticinesi su 224mila con una scadenza al 2025 senza pensare che dalla sua entrata eravamo in zona post pandemica, questo decreto non dà la possibilità al nostro governo di sostenere investimenti e di far fronte ai problemi sociali che il periodo stesso richiede, sì che il Signor Morisoli è di un’area religiosa che ha come principi anche il non far soffrire la gente.

Una soluzione? Forse sì o meglio forse 2, la prima revochiamo il Decreto (difficile), la seconda (più sostenibile) spostiamo la scadenza al 2030 in modo che il governo possa operare sul debito nel 2024 e 2025 in modo ragionato e prudente e poi dal 2026 al 2030 per spalmare il rientro al pareggio di bilancio.

Sono consapevole che la proposta sia difficile da digerire, ma in un periodo di economia raffreddata con la coperta corta rischiamo di ammalarci tutti e di conseguenza la dobbiamo giocoforza allungare.

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