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Sindrome da corteo

3 novembre 2023
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“Uccidere bambini entrando nelle loro case sparandogli in faccia o decapitandoli è diverso che ucciderli con le bombe di una guerra”. Il concetto: non solo i numeri ma anche le modalità del decesso. Quali perdoniamo, quali condanniamo? Ma non è meraviglioso questo nostro stato mentale che ci induce a trovare chi ha torto e chi ne ha meno? Innocentare una parte e colpevolizzare l’altra. Il torto è di tutti! I bambini non si uccidono mai! Fermiamo questi massacri degli innocenti! Che stiano zitti quelli che “due popoli, due Stati”. È una sola terra, un’unica terra. Si chiama Palestina e si chiama Israele. Non 2 Stati ma uno solo, sia per gli uni che per gli altri. Questi confini creati nel 1948 inserendo ebrei tra gli arabi che lì abitavano è la volontà dell’Europa post nazismo e olocausto. I distinguo su chi ci fosse prima sulla terra di nessuno sono discorsi anacronistici. È dalle nostre imposizioni/decisioni che la soluzione si è rivelata un problema grave e irrisolvibile. Ebrei e palestinesi abitano lì, entrambi convinti che quella sia la loro terra. La verità sarebbe che la Terra santa, basandosi sulle 3 religioni monoteiste, appartenga a tutti. E accogliamola questa credenza. Invece di schierarci pro Palestina o pro Israele. Insieme risolviamo il problema che noi abbiamo creato. Palestinesi ed ebrei, da soli, non ce la fanno.

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