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Lega in discesa libera

Dopo l’ennesima scoppola, parrebbe che la Lega debba fare i conti con i propri fantasmi che hanno un nome e un cognome ai quali la base leghista dovrebbe dire: “Grazie e ora tutti a casa”. Aprile 2024 è vicino e non basterà a invertire la rotta. Anzi ci sarà un’altra contrazione di consensi nei comuni. Questo è il risultato ampiamente previsto, che il comitato ha fallito su tutta la linea. E lo hanno ammesso alla Rsi dapprima Caverzasio e l’indomani il sindaco Foletti. Peccato tuttavia che ambedue siano anch’essi membri del comitato. Di certo con queste dichiarazioni non avranno reso felici i restanti amministratori dell’ex movimento. Di certo è che la base leghista, imbeccata come oca dai dogmi, pare si stia rendendo conto di essere stata relegata al ruolo di portatore di voti come gregario abborracciatore asservito ai Bosis-mi e agli Aldi-smi. Caverzasio, con la prudenza che gli è consueta, ha parlato dell’assenza di una figura che traini i vagoni del comitato direttivo. Foletti invece ha parlato senza metafore di “ripetuti risultati pietosi”. Ma se da un lato i vagoni hanno le ruote quadrate e impossibili da trainare, dall’altro l’ego personale dei membri del comitato appare come una puntata di “mission impossible”. E ora che fare? Azzardiamo un’ipotesi: una seconda carovana della libertà in senso inverso e attenti a non superare le velocità! Poi un raduno sotto casa del Direttore del Dipartimento delle istituzioni al motto “Ave Norman morituri te salutant” rendendogli grazie per aver ridotto il movimento a un teatrino. Al ritorno passando per la cantonale, fermarsi ad ogni cappella votiva a fare il “mea culpa”. E poi?… “ed io speriamo che me la cavo”.

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