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Clima, Copernicus, Guterres Brics e forse noi?

Nessuno oggi può dire che Guterres dice castronate, forse quello dello scioglimento della terra è molto azzardato, ma dire che per risolvere il problema globale dell’acqua ci vogliono mille miliardi di euro, mentre per aiutare un ex comico ne diamo pure mille che servono per acquistare armi senza voler entrare nel merito sulle motivazioni, sarebbe sufficiente tornare al 2008 per capirne un po’.

Poi dobbiamo parlare di ciò che ha detto durante il Brics dove ha precisato che molti Paesi africani pagano interessi quattro volte superiori a quelli del Paese più indebitato del mondo, l’Africa garantisce con le materie prime, mentre la nazione più indebitata stampa solo nuova moneta.

Questi due problemi toccano tutto il mondo e di sicuro un domani toccheranno anche noi visto che il Brics oggi tocca il 40% della popolazione globale, ma un domani sarà il 60% e pertanto, a partire dalla neutralità da mantenere senza le ambiguità degli ultimi anni, alla piazza finanziaria che, anche se da molti non è condivisa, è stata salvata in poche ore con un massiccio intervento di miliardi, oggi dobbiamo cominciare a pensare che va rivisto il sistema sanitario e forse anche quello assistenziale e sociale. Mi spiego, se in poche ore abbiamo salvato la piazza finanziaria ora dobbiamo almeno risolvere il problema dei costi sanitari e di conseguenza quello dei premi delle casse malattia, forse il primo lo risolvi separando i costi della ricerca da quelli sanitari propri in modo che questi non vadano a carico delle casse e di conseguenza dei cittadini, soluzioni fattibili sicuramente con una volontà politica con degli sforzi non di poche ore domenicali.

Un altro nostro problema è quello della socialità che sta avendo una lievitazione dei costi non indifferenti, qui non saranno di certo i proclami da campagna elettorale a risolverli, ma una strategia collettiva sul risparmio dei costi generali in modo di avere una ripartizione mirata dei sostegni anche per i bisognosi svizzeri.

Vi direte cosa c’entrano Guterres e il Brics con noi, è solo un piccolo paragone, che oggi ci fa capire che siamo degli eletti al riparo di certi pericoli, ma dobbiamo essere pronti a mantenere bene i ripari.

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