laR+ Lettere dei lettori

Disoccupati, ma quali aiuti?

Sono una Signora di 53 anni, bella presenza, educata, gentile, onesta, con grande senso del dovere. Ho conseguito il Diploma quale Assistente di Farmacia nel 1986. Poi ho lavorato 35 anni in diversi ambiti, come impiegata di commercio (ottenendo delle ottime qualifiche), ma senza Diploma. Sono stata disoccupata per due anni e da 1 anno sono casalinga.

L’anno scorso, a giugno, ho fatto un colloquio presso l’Ufficio esazioni e condoni dell’Amministrazione cantonale, e ho parlato con i responsabili (ora in pensione) per un lavoro di quattro mesi. Si sono accorti che non avevo il diploma, ma hanno notato la mia esperienza. Avrei iniziato di lì a una settimana. Un lavoro al 50% che per me era come una seconda pelle. Dopo alcuni giorni, l’Ufficio Risorse Umane, mi manda un’e-mail informandomi che non accettavano la mia candidatura perché non avevo il diploma d’impiegata di commercio!

Perdonate la critica, ma chissà quanta gente lavora per l’Amministrazione cantonale, con Diploma, ma non sa fare il proprio lavoro. Ho pianto tanto! Mi sono sentita umiliata e presa in giro. Le autorità continuano a dire che aiutano le persone ultracinquantenni a trovare un impiego. Frottole! Le statistiche sulla disoccupazione non sono oneste. Non calcolano mai quante persone son dovute andare in assistenza perché il periodo di disoccupazione è terminato. È tutto un bla-bla (come dice Greta).

I nostri politici e i loro subalterni sono i primi che ti mettono i bastoni fra le ruote. Probabilmente se vado a vivere in Italia, il posto in Ticino lo trovo subito. Mi sono sfogata, ma non mi sento meglio. Tengo duro.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE