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Quale futuro per il Centro scultura di Peccia?

Alla domanda dovrà dare risposta la comunità di Lavizzara chiamata alle urne, domenica prossima, per pronunciarsi sul referendum che chiede di non confermare il credito di 50mila franchi a favore del progetto di riposizionamento del Cis concesso dal Cc nella seduta del 22 maggio 2023, con 12 sì, 4 no e un astenuto.

Non intendo entrare nel novero delle discussioni che hanno segnato, anche con ampia risonanza sui media, il periodo di avvicinamento alla votazione. Non ho saputo, per contro, rinunciare dal pormi qualche domanda. Sono patrizia, nata e cresciuta a Peccia.

Per una trentina d’anni, nel ruolo di corrispondente dalla Vallemaggia, ho partecipato a una moltitudine di eventi legati alla presenza del marmo a Peccia.

I primi artisti arrivarono a Peccia, nel 1980. Nel 1984 nacque la Scuola di Scultura, la cui notorietà in pochi anni superò i confini della Vallemaggia, del Ticino, della Svizzera e oltre.

L’idea di creare a Peccia un Centro di scultura a risonanza mondiale venne ad Alex Naef, direttore della Scuola di scultura, il quale ‘osò dare fiato’ a quella visione, che in quel momento suonò come un’utopia, il commento fu: “È un’idea folle, ma un’intuizione geniale”. Un’idea folle (forse) ma che, grazie al costante impegno, determinazione e anni di lavoro, percorsi per lo più in salita, oggi è qui.

È stato inaugurato domenica 2 maggio 2021: dopo il rinvio di un anno a causa del Covid che imperversava aggressivo in quel momento, tanto da precluderne anche l’inizio dell’attività.

Evento svoltosi alla presenza di personalità di spicco della cultura, dell’arte scultorea, della politica; immortalato dalla Rsi e trasmesso in serata nell’ambito del quotidiano.

Nel corso degli anni decine di migliaia di persone, fra artisti, visitatori e personalità del mondo intero giunsero a Peccia, attratti dalla specificità per quanto in un piccolo villaggio di valle si sia riusciti a creare un Centro la cui notorietà ha varcato i confini di tutta Europa e oltre. Un Centro che forse ci invidiano in molti e che oggi chiede il riconoscimento da parte della comunità che lo ospita.

Grazie alla Scuola di scultura e al Cis, si sono ristrutturati vari edifici, dati in affitto alle molte persone che annualmente soggiornano nella regione.

Infine mi chiedo: quale Lavizzara vorrei vedere lunedì 27 novembre 2023? Di certo quella che si stringe attorno a questo Centro: un’istituzione che sta affrontando il proprio futuro, non privo certo di problematicità, nelle quali gli oppositori intravvedono eventuali difficoltà finanziarie e lamentano mancanza di comunicazione. Io propendo dalla parte dei sostenitori del Centro, poiché anche solo l’idea di mettere la chiave sotto lo zerbino, mi fa paura. E dopo cosa? Infine mi resta la convinzione che con la buona volontà da parte di tutti anche questo scoglio possa essere superato. Va ricordato che i Masterplan puntano proprio su simili iniziative per dare ossigeno alle regioni di montagna.

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