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La guerra non tira più: tornano i problemi

(Ti-Press)

Che la guerra in Ucraina, come il Covid, sia anche servita ai media di servizio (salvo rare eccezioni), anche in Svizzera, a distogliere l’attenzione sui gravi problemi sociali che si prospettano all’orizzonte, dovrebbe essere chiaro anche al più "disattento". Per coloro non proprio ferrati in materia vengono anche chiamati: "diversivi".

E allora come non approfondire (invece di mettere la notizia in un angolo) il fatto che nella ricca Svizzera (non per tutti ovviamente), alla fìne del 2020 c’erano 780’000 persone che vivevano sulla soglia della povertà? Mai successo prima e stiamo parlando del 10% di tutta la popolazione Svizzera! Io, come molti altri, ho lavorato per più di 40 anni e resto semplicemente basito di fronte a questa cifra che ci dice, in modo inequivocabile, di come i "nostri" politici in quel di Berna abbiano sottovalutato imperdonabilmente negli ultimi anni quello che stava succedendo da noi mentre risultavano/risultano parecchio attivi nello "svendere" la nostra neutralità (?).

Un Consiglio federale mai così debole (inetto) a detta anche di molti analisti politici, ci viene a dire che non ci sono i soldi per una 13esima Avs quando i dati forniti dai loro uffici danno le cifre sopra citate e la Bns fa un utile di 27 miliardi nel 2021? Ma siete al vostro posto? In molti pensano di no. Era prevedibile che finisse così, e le solite storielle melense dei soliti economisti di turno non servono a nulla se non come "riempitivi". Attenzione, perché se negate i diritti basilari sui quali è fondata la nostra Costituzione, quella Svizzera (lavoro, salute ecc.), allora in poco tempo crollerà tutto e per il Ticino in particolare, messo in modo già parecchio male!

Non riesco a essere positivo e penso ai più fragili! Tra l’altro vedo un Consiglio di Stato (ne salvo solo uno!) che naviga parecchio a vista fra riforme rinviate all’infinito (Arp, Polizia ecc.) e una chiara mancanza di coraggio politico. Manca poco alle elezioni? E allora? Non paghiamo più le imposte cantonali fino all’aprile 2023? Il solito e sfigato Cantone che non cambia mai, nonostante "fiumi di parole"...
Ora si è aggiunto anche tale Antonio Caprarica che, sul CdT, ci dà lezioni di monarchia, quella inglese. Piangem.

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