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Lugano: sanare le illegalità e dialogare!

Demolizione del tetto di uno stabile all’ex Macello nella notte del 29 maggio 2021.
È un atto illegale (nessuno stato di necessità imponeva la demolizione) e sbagliato (l’edificio non aveva un tetto pericolante). È una decisione presa solamente da 5 municipali su 7, in quanto Cristina Zanini Barzaghi e Roberto Badaracco non sono stati sentiti. Gli atti preparatori della demolizione in seno al Municipio e all’Amministrazione comunale dovranno essere chiariti dalla Sezione Enti locali, presso cui è pendente un’istanza d’intervento del Ps Lugano (congelata dalla procedura penale ancora in corso). Ovviamente alla deprecabile escalation si è giunti a seguito del fallimento del dialogo con l’autogestione.

Settecentomila franchi annui di carovita illegalmente non pagati ai dipendenti di Lugano Istituti sociali (Lis).
Nel 2024 i salari del Lis non sono stati indicizzati al carovita: illegalmente. Il principio della legalità implica di dare al personale del Lis lo stesso adeguamento salariale (1,46%) deciso per il personale comunale. Fa stato infatti l’art. 43 cpv. 3 del Regolamento organico dei collaboratori del Lis. L’Ente Lis, diretto dal municipale Lorenzo Quadri, ha deciso invece per un contributo “una tantum” per l’anno 2024 pari all’1% del salario. Siamo di fronte a un’illegalità e a una disparità di trattamento molto gravi. Lorenzo Quadri il 26 marzo 2024 ha dichiarato in Consiglio comunale che il Municipio non si cura dell’illegalità e che non intende finanziare l’indicizzazione dell’1,46% degli stipendi dei dipendenti del Lis (finanziamento invece giustamente deciso per i dipendenti dell’Ente Lugano Arte e Cultura). Questo porterà a conseguenze giudiziarie.

Smantellamento parziale del Parco di Cortivallo a Besso.
Nel gennaio 2024 la Divisione edilizia privata, senza consultare nessuno, ha lasciato costruire 90 posteggi provvisori (si parla di 2 anni) su metà del Parco di Cortivallo a Besso. Solamente la mobilitazione di cittadine/i sul piano giuridico (reclamo) e democratico (petizione con oltre 200 firme) ha consentito – a lavori ormai avanzati – di ottenere delle garanzie per la fruibilità e il ripristino del parco. Abbiamo depositato una mozione che chiede di consolidare il parco nel Piano regolatore e di acquistare la parte di parco appartenente alla Diocesi.

Scempio e spreco di soldi pubblici (6 mio di franchi) a Biogno/Breganzona.
La nuova strada è contestata da 12 opposizioni di cittadini e il nuovo autosilo da ben 31 opposizioni. Secondo il legale di un oppositore il nuovo autosilo non rispetta le distanze dal nucleo storico di Biogno e rivela altre importanti pecche legali. Ma il Municipio in data 23 febbraio 2024 ha ribadito in Consiglio comunale di non avere per ora ripensamenti! Per rafforzare le opposizioni abbiamo depositato una mozione, che chiede la revoca del credito di 6 milioni.
Come nel caso del Parco Besso, la Commissione di quartiere di Breganzona non è stata consultata. Sono errori che il Municipio non deve ripetere in futuro!

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