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La Clinica dentaria 15 anni dopo...

Bellinzona ha una storia lunga di lotte contro le privatizzazioni. Una delle mie prime battaglie politiche fu nel 2001 quando la popolazione sconfessò il Municipio che voleva svendere l’Azienda elettrica. L’anno dopo anche la proposta di trasformare le Amb in Sa venne respinta. Qualcuno dirà che non tutti i socialisti ci seguirono, ma a contare è che la base del Ps restò, ieri come oggi, unita ai comunisti! Nel 2008, poi, vi fu la difesa delle Officine e due anni dopo Pc e Ps promossero il referendum contro la chiusura della Clinica dentaria comunale. Non è un “amarcord”, ma una traiettoria di coerenza che unisce oggi la sinistra e che permette di tirare un bilancio.

Nel marzo 2009, alla mia prima legislatura, contestai un Municipio che parlava di interventi anti-ciclici ma poi smantellava il servizio pubblico e concedeva mandati esterni: lamentando la poca redditività della Clinica, ne aveva deciso la sua fine. Insistetti, con un’interrogazione, per mantenere la struttura pubblica con prezzi più bassi rispetto ai privati. Nel gennaio 2010 l’Esecutivo cittadino tirò però dritto: il Messaggio municipale, che il legislativo ratificò in marzo, sopprimeva la Clinica con tre posti di lavoro in una visione ideologica che negava all’ente pubblico la capacità di gestire con efficienza servizi offerti anche dai privati. Nel rapporto di minoranza redatto da Matteo Ferrari e Otto Minoli si leggeva come tale mentalità, succube degli interessi privati, nel passato si fosse estesa “anche ad altri servizi, uno su tutti l’Azienda elettrica comunale, che si voleva svendere sostenendo che la gestione pubblica non le avrebbe potuto garantire un futuro. Affermazione azzardata, che i fatti hanno pienamente smentito. Di punto in bianco, la gestione pubblica della Clinica dentaria è stata da alcuni assunta come del tutto superata e tacciata senza mezzi termini di ineconomicità, sottacendo però come essa abbia generato rilevanti utili in passato”.

Nel 1997 in effetti le maggiori entrate a consuntivo erano di 158'424 franchi, dieci anni dopo erano crollate a soli 3'891, ma al momento del tentativo di chiusura erano nuovamente salite a 59'366. Il Municipio di allora sosteneva che non avrebbe potuto reggere sul libero mercato: la cittadinanza decise invece di correre il rischio!

Sono passati circa 15 anni: la clinica dentaria di Bellinzona non è fallita, continua a esistere e i ricavi per le casse pubbliche sono maggiori delle spese. A consuntivo 2022 si registrava un saldo positivo di oltre 230’000 franchi. I grandi ‘espertoni’ e i tecnici ‘competentissimi’ del 2010 avranno imparato la lezione? Noi continueremo a mostrare che le scelte sono anzitutto politiche e, come politici di opposizione, i comunisti, con il loro rigore e la loro propositività, presentano 7 candidati al Consiglio comunale per continuare a lavorare con coerenza!

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