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L’importanza del personale sociosanitario

Sono nuovo in politica essendo appena stato eletto presidente della Sezione Plr di Acquarossa e quindi sto concludendo la mia prima campagna elettorale. Mi son detto che in questa campagna più che parlare avrei dovuto incontrare e ascoltare la gente del paese. E mi rendo conto che alla fine di questi colloqui mi ricorderò soprattutto dell’umanità incontrata. Ognuno di noi ha una storia, ha delle preoccupazioni e delle idee. Che è bello ascoltare.

Di questa campagna ricorderò pure una bella foto che la nostra candidata Barbara, giovane operatrice sociosanitaria presso la Casa anziani di Acquarossa, ha postato sui social. Raffigura la sua mano che si pone affettuosamente su quella di una persona anziana. Mi ha toccato e fatto riflettere molto. Sull’importanza della solidarietà intergenerazionale, sul fatto che un giovane e un anziano si possono reciprocamente dare molto, sul fatto che avere infrastrutture senza le persone che le fanno vivere serve a poco, sul fatto che giovani motivati possono fare la differenza. Che ci sono professioni fondamentali per la nostra società, come quella di operatore sociosanitario, che andrebbero valorizzate e supportate. E qui mi sembra che siamo sulla strada sbagliata.
In ambito sanitario sento spesso parlare di investimenti infrastrutturali, soprattutto in tecnologie e nuove macchine. Quando si evoca il personale, si parla invece di costi. Allo stesso tempo, come in tutti i settori pubblici e privati, vedo diffondersi la burocrazia: così si stressa il personale di assistenza e quello amministrativo aumenta molto più rapidamente. Personale amministrativo tra l’altro molto meglio retribuito del personale di assistenza.

Logico dunque pensare che le condizioni quadro di chi lavora a contatto con i pazienti nelle nostre strutture sanitarie stia peggiorando. Logico, dunque, che poi sia sempre più difficile trovare personale e invogliare i giovani a questa professione. Non basta dunque avere un nuovo ospedale e una casa per anziani ad Acquarossa se non avremo il personale di assistenza per farli vivere. Soprattutto con i nostri giovani. Cerchiamo dunque di non dimenticare chi lavora a contatto con i pazienti. Investiamo in queste persone e non solo in infrastrutture e macchine.

Rimango convinto che la differenza la facciano le persone. Grazie a Barbara di avermelo ricordato con questa bella foto.

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