stati uniti

Ex consigliere di Trump in cella per l’assalto al Congresso

Peter Navarro è stato incarcerato per essersi rifiutato di collaborare con la commissione speciale

Peter Navarro
(Keystone)

Nuova tegola per Donald Trump nel giorno delle primarie repubblicane e democratiche in altri cinque Stati. Il suo ex consigliere Peter Navarro è stato incarcerato per essersi rifiutato di collaborare con la commissione speciale sull'Assalto a Capitol del 6 gennaio.

Il 74enne Navarro è il primo ex funzionario della Casa Bianca condannato e finito in galera per oltraggio al Congresso e anche il primo nella cerchia ristretta di Trump a subire le conseguenze di un comportamento ostile nei confronti delle indagini della Camera sulla giornata più buia per la storia recente della democrazia americana.

Comizio improvvisato

Prima di finire dietro le sbarre in un carcere di Miami, ha tenuto un comizio improvvisato fuori da un benzinaio sostenendo che il suo caso "è un attacco senza precedenti contro la separazione dei poteri" e che "gli stessi stratagemmi legali saranno usati contro Trump". Il suo caso costituisce un importante precedente per le future inchieste delle Commissioni di Capitol Hill che hanno sempre faticato a far rispettare i mandati di comparizione ai rappresentanti dell'amministrazione in carica.


Keystone
Donald Trump

Il caso Stormy Daniels

Nel frattempo, in un altro dei tanti procedimenti giudiziari nei quali il tycoon è coinvolto, il giudice di New York Juan Merchan ha respinto il suo tentativo di bloccare la testimonianza del suo ex avvocato e faccendiere Michael Cohen e della pornostar Stormy Daniels. Nella sentenza, ha scritto di "non essere a conoscenza di alcuna motivazione loigica per la quale un testimone dell'accusa dovrebbe essere tenuto lontano dalla sbarra perché la sua credibilità è stata messa in discussione".

Trump e i suoi avvocati avevano accusato Cohen e l'attrice hard di essere "bugiardi e opportunisti", cercando così di screditare in anticipo la loro testimonianza. Il processo per i pagamenti in nero a Daniels è stato rinviato dal 25 marzo a fine aprile e sarà la prima volta che la pornostar racconterà in un'aula tribunale la sua versione sugli incontri con l'ex presidente.

Altri polveroni

Come se non bastessero i guai giudiziari, il tycoon continua ad alzare polveroni con le sue dichiarazioni shock. Dopo il "bagno di sangue" negli Stati Uniti in caso di una sua sconfitta alla elezioni, Trump ha attaccato gli ebrei democratici. "Qualsiasi ebreo che voti per i democratici odia la sua religione", ha detto in un podcast del suo ex consigliere Sebastian Gorka commentando anche le critiche di Biden e del leader dei senatori dem Chuck Schumer verso il premier israeliano, Benyamin Netanyahu. "Non penso che odino lui, penso che odino Israele. E il Partito Democratico odia Israele".


Keystone
Stormy Daniels

Mentre in un'intervista a Nigel Farage ha attaccato pure la monarchia britannica suggerendo che il principe Harry potrebbe essere espulso dagli Stati Uniti se dovesse venire fuori che ha mentito sull'uso di droghe nella domanda per ottenere il visto americano. La questione è oggetto di un'inchiesta ma per l'ex presidente il principe "non dovrebbe ricevere trattamenti di favore" in America.

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