Estero

Onu: ‘Decimato il porto, a Gaza si affama la popolazione’

Il settore della pesca, essenziale per l'economia della Striscia, è distrutto dagli attacchi israeliani al 75%

Fame!
(Keystone)
9 marzo 2024
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Il settore della pesca, essenziale per l'economia di Gaza, è distrutto al 75%. Lo riferisce il relatore speciale sul diritto al cibo delle Nazioni Unite Michael Fakhri, secondo cui quasi tre quarti del settore è stato colpito dagli attacchi israeliani dopo il 7 ottobre e Israele ha bandito tutti i pescatori dal mare.

"Le forze israeliane hanno decimato il porto di Gaza, distruggendo ogni peschereccio e ogni capanna", ha detto Fakhri, sottolineando che a Rafah, ad esempio, rimangono solo due barche su 40 e che a Khan Younis, Israele ha distrutto circa 75 pescherecci artigianali.

"Distruggere la vita e i mezzi di sostentamento dei pescatori palestinesi equivale a minare il diritto al cibo di tutti gli abitanti di Gaza e a farli precipitare nella fame e nell'inedia", ha deplorato l'esperto delle Nazioni Unite, ricordando che Israele sta strangolando l'enclave palestinese da 17 anni.

Secondo il relatore speciale, Israele non solo rifiuta e limita la consegna di aiuti umanitari a Gaza ma "sta distruggendo il sistema alimentare di Gaza". Per Fakhri si tratta di una campagna per ridurre alla fame il popolo palestinese di Gaza ed "uno dei modi per raggiungere questo obiettivo è prendere di mira i pescatori su piccola scala".

Affinché il popolo palestinese possa esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione e vivere in dignità, il relatore speciale chiede il rispetto dei diritti umani dei piccoli pescatori di Gaza, anche garantendo loro un accesso sicuro e pieno alle loro acque territoriali.

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