Haiti

Chiuso il principale porto di Port-au-Prince

Troppa violenza ad Haiti. E l'Ufficio di coordinamento per gli affari umanitari dell'Onu lancia l'allarme: il sistema sanitario è ‘vicino al collasso’

Un Paese in subbuglio
(Keystone)
8 marzo 2024
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La società di gestione del principale porto di Haiti – situato nella capitale Port-au-Prince – ha annunciato la sospensione a tempo indeterminato di tutte le attività a causa degli attacchi subiti negli ultimi giorni nel corso della nuova ondata di violenza che sta scuotendo il Paese centroamericano.

La Caribbean port services ha riferito in un comunicato di essere "costretta a sospendere tutti i servizi offerti ai clienti" a seguito di "atti dolosi di sabotaggio e vandalismo" subiti da parte delle bande criminali che hanno generato il caos dallo scorso primo marzo e ormai controllano gran parte di Port-au-Prince e altre importanti regioni del Paese.

L'annuncio segue di poche ore la decisione delle autorità haitiane di prorogare di un mese lo stato di emergenza in vigore da lunedì 4 marzo, nel dipartimento occidentale del Paese. La misura prevede tra l'altro un coprifuoco notturno.

È di oggi, inoltre, la denuncia dell'Ufficio di coordinamento per gli affari umanitari dell'Onu secondo cui il sistema sanitario di Haiti è "vicino al collasso".

Intanto, mentre la situazione sull'isola diventa sempre più incontrollabile, il primo ministro Ariel Henry resta bloccato a Porto Rico e non è ancora chiaro quando sarà in grado di rientrare nel Paese. Henry era arrivato sull'isola martedì scorso dopo che gli era stato negato l'ingresso nella Repubblica Dominicana, dove aveva chiesto di atterrare a causa dell'occupazione dell'aeroporto di Port-au-Prince da parte dei fedeli del ribelle Jimmy ‘Barbecue’ Cherizier, che minacciavano di destituirlo al suo arrivo.

Il presidente tornava da un viaggio che lo aveva portato prima in Guyana, per il vertice Caricom, e poi in Kenya, che dovrebbe inviare ad Haiti una missione di sicurezza multinazionale approvata dall'Onu con lo schieramento di oltre 1'000 soldati.

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