eredità agnelli

‘Controlli sulla residenza in Svizzera sino al 2003’

I pm vogliono indagare fino a oltre vent'anni fa. In aula duello accusa e difesa: la famiglia sempre più spaccata

Marella Agnelli con il marito Gianni
(Keystone)
28 febbraio 2024
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Il primo duello tra accusa e difesa nell'inchiesta sull'eredità di Gianni Agnelli si gioca davanti al tribunale del riesame. In un'aula al terzo piano del Palazzo di giustizia di Torino è stato discusso per oltre due ore il ricorso presentato dagli avvocati di John Elkann e di Gianluca Ferrero, presidente della Juventus, ma in questa vicenda chiamato in causa come commercialista di fiducia della famiglia, contro le perquisizioni ordinate dalla procura.

La tesi dei legali

La tesi viene riassunta all'uscita da uno dei legali, Paolo Siniscalchi: "Le motivazioni sono così generiche da avere legittimato delle acquisizioni che nulla hanno a che vedere con l'oggetto dell'indagine". In altre parole, la quantità di materiale preso in consegna o comunque ‘congelato’ dalla guardia di finanza (documenti, computer, email, opere d'arte) è eccessiva rispetto alla modestia del reato contestato: l'infedeltà nella dichiarazione dei redditi di Marella Caracciolo, la vedova di Gianni Agnelli, relativi al 2018 e al 2019 (anno in cui morì 92enne). Per sviluppare il concetto e convincere i giudici, che si pronunceranno nei prossimi giorni, le difese si sono destreggiate fra sentenze della Cassazione e massime di Wittgenstein e di altri filosofi. Ma i pubblici ministeri la vedono in modo diverso: i sequestri non sono stati eseguiti a casaccio nella speranza di trovare chissà cosa. Il punto, secondo gli inquirenti, è che quel paio di ‘Modelli unici’ mal compilati sono il segnale di una vera e propria ‘strategia dell'evasione’ (così la chiamano negli ambienti investigativi) pianificata a tavolino.


Keystone
John Elkann

Ritorno al passato

I magistrati, infatti, sono convinti che la macchinazione sia partita assai prima del 2017, con Marella che dimorava a Torino ma veniva fatta figurare come residente in Svizzera per non versare al fisco italiano quanto dovuto. Ecco perché diventa necessario ricostruire per quanto possibile il patrimonio e andare indietro nel tempo: forse fino al 2011, quando nominò come propri eredi i nipoti John, Ginevra e Lapo Elkann, o forse addirittura fino al 2003, alla morte di Gianni Agnelli. L'indagine è ambiziosa ma gli obiettivi, a detta dei pm, sono precisi: il 23 febbraio è stato anche annunciato alle difese che verrà eseguita, con la formula dell'accertamento tecnico irripetibile, la cosiddetta ‘copia forense’ di tutto il materiale informatico sotto sequestro.

Il fascicolo è stato aperto nel dicembre del 2022 dopo un esposto di Margherita Agnelli, figlia di Marella e Gianni Agnelli, che da anni ha ingaggiato una battaglia legale sull'eredità paterna collezionando, finora, un buco nell'acqua dopo l'altro. Rispetto alle sue denunce, e ai presunti retroscena rivelati dai giornali nelle ultime settimane, l'avvocato Siniscalchi è tranciante: "Non c'è nulla di nuovo rispetto a quanto echeggia nelle aule giudiziarie italiane ed estere ormai da vent'anni. Insinuazioni e dubbi trovano risposte chiare in comportamenti assolutamente leciti. Noi siamo tranquilli: l'esito ci sarà favorevole. Molto rumore per nulla".

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