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Tre indagati per l’eredità Agnelli, uno è John Elkann

Inquisito anche Robert Von Grüningen, amministratore dell'eredità di Marella Agnelli per incarico dei giudici svizzeri

John Elkann
(Keystone)
8 febbraio 2024
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C'è un nuovo capitolo nella contesa legale attivata da Margherita Agnelli, figlia dell'avvocato Gianni Agnelli, per questioni che ruotano intorno all'eredità del genitore. Dopo un esposto della stessa Margherita, la procura di Torino ha attivato degli accertamenti su ipotesi di violazioni fiscali.

Su indicazione dei pubblici ministeri, la guardia di finanza, la guardia di finanza ha acquisito copiosa documentazione in varie sedi. Il faro, in particolare, sarebbe stato acceso sul trattamento fiscale del pagamento vitalizio che Margherita versava alla madre, Marella, in virtù di accordi presi nel 2004. Gli anni presi in esame sono il 2018 e il 2019. Il procedimento non è a carico di ignoti. Nel registro degli indagati sono state effettuate tre iscrizioni.

I nomi sono quelli del commercialista torinese Gianluca Ferrero (attuale presidente della Juventus assolutamente estranea alla vicenda), Robert Von Groueningen, amministratore dell'eredità di Marella Agnelli per incarico dell'autorità giudiziaria svizzera, e di John Elkann, figlio di Margherita Agnelli, la presentatrice dell'esposto. In tribunale a Torino deve riprendere una causa civile che vede Margherita come "attore" e i suoi tre figli, sul versante opposto, come "parte resistente". I giudici, lo scorso luglio, avevano decretato uno stop dicendosi del parere che fosse necessario attendere l'esito di tre procedimenti aperti in Svizzera.

La Cassazione, però, ha parzialmente annullato la loro ordinanza invitandoli a motivare meglio la decisione. Il 2 marzo 2004, un anno dopo la morte di Gianni Agnelli, Margherita stipulò a Ginevra con la madre, Marella Caracciolo, un accordo transattivo con il quale, in cambio della rinuncia alle partecipazioni nelle società di famiglia (Dicembre compresa, di cui cedette le quote a Marella), ottenne il conferimento di beni per l'equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro.

Di quell'intesa, in seguito, non riconobbe la validità, perché ritenne di essere stata vittima di un "complotto" ordito ai suoi danni: tesi che, nonostante cause civili e denunce penali, non ha mai convinto la magistratura. Donna Marella è morta nel 2019 indicando come eredi John, Lapo e Ginevra Elkann. Margherita sostiene di essere stata esclusa ingiustamente dalla successione insieme agli altri figli (avuti con il secondo marito, Serge De Pahlen) e ha impugnato i testamenti.

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