la guerra in ucraina

L’Aja respinge le accuse di Kiev a Mosca sulla guerra del 2014

Secondo la Corte il Cremlino non aveva direttamente finanziato i separatisti del Donbass e non è punibile

Bandiera separatista esibita il 3 maggio 2014
(Keystone)
31 gennaio 2024
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La Corte internazionale di giustizia dell'Onu ha respinto, in un verdetto definitivo, quasi tutte le accuse avanzate dall'Ucraina contro la Russia, definita da Kiev "Stato terrorista", per la guerra in Donbass e l'occupazione della Crimea nel 2014. In particolare, in una denuncia presentata nel 2017 Kiev accusava Mosca di aver "finanziato il terrorismo" sostenendo i separatisti filorussi dell'Est e di discriminazione razziale nei confronti dei tatari e degli ucraini della penisola sul Mar Nero, annessa unilateralmente dalla Russia 10 anni fa.

Venerdì nuovo verdetto

Si tratta di un caso precedente all'invasione russa del 2022, oggetto di una causa separata su cui la stessa Corte dell'Aja si esprimerà venerdì in merito alle "eccezioni preliminari" avanzate dalla Russia. Alle accuse di Kiev per le azioni dei separatisti del Donetsk e Lugansk col sostegno di Mosca, la Corte dell'Aja ha risposto che solo i trasferimenti di denaro possono essere considerati come finanziamento di gruppi terroristici, e questo "non include i mezzi usati per commettere questi atti di terrorismo, come armi o campi di addestramento". "La presunta fornitura di armi ai gruppi armati che operano nell'est dell'Ucraina" non rientra quindi nell'applicazione della Convezione contro il finanziamento al terrorismo in oggetto, hanno deciso a maggioranza i giudici dell'Onu (col voto contrario dell'italiano Fausto Pocar scelto da Kiev come giudice ad hoc).


Keystone
Una foto del conflitto in Donbass, vincitrice del World Press Photo 2017

‘Non hanno indagato’

La Corte rimprovera alla Russia solo di non aver preso "misure per indagare" su eventuali violazioni della stessa Convenzione come invece le aveva imposto. Ma tanto è bastato all'avvocato di parte ucraina, Anton Korynevych, per dichiarare il verdetto "di grande valore". Sulle accuse di discriminazione nei confronti della minoranza tatara e degli ucraini in Crimea, invece, l'Aja ritiene che la Russia non abbia preso misure sufficienti per consentire l'insegnamento della lingua ucraina nella penisola occupata. Ma la Corte - si legge nella decisione - ha "respinto tutti gli altri argomenti avanzati dall'Ucraina", tra cui la richiesta di risarcimenti per gli attacchi dei filorussi, come l'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo nel luglio 2014.

Nel commentare il verdetto Mosca ha sottolineato come il tribunale dell'Onu abbia rifiutato di "seguire l'esempio di Kiev e riconoscere la Russia come Stato aggressore" e "le insinuazioni ucraine secondo cui le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk sarebbero presunte organizzazioni terroristiche". Il 2 febbraio la Corte tornerà nell'aula del Palais de la Paix per una decisione intermedia nel secondo caso che vede l'Ucraina contro la Russia stavolta per violazione della Convenzione sul genocidio - la stessa chiamata in causa dal Sudafrica contro Israele - in base alle accuse presentate da Kiev il 26 febbraio 2022, due giorni dopo l'invasione russa.

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