francia

I trattori assediano Parigi, dilaga la protesta

Blindati e 15’000 agenti schierati. Blocchi in tutta Europa

Un blocco stradale in Francia
(Keystone)
29 gennaio 2024
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Alle 14 è scattato l'assedio di Parigi, nel pomeriggio sono cominciati i blocchi stradali sulle autostrade che portano alla capitale, cominciando con la A13 della Normandia e la A4 dell'est, la più trafficata d'Europa. In serata erano 8 le autostrade dove non si circolava o si procedeva a lumaca. Gli agricoltori sono sul piede di guerra ma si tratta ancora e i leader dei due sindacati che capeggiano la rivolta sono stati tutto il pomeriggio con il premier, Gabriel Attal. Che martedì farà nuovi annunci.

Ma intanto la protesta dei trattori dilaga in Europa, dal Belgio - dove nei prossimi giorni i manifestanti vogliono far scattare l'assedio a Bruxelles - alla Germania, alla Spagna. "Nuove misure saranno adottate domani per gli agricoltori", ha detto la portavoce del governo Prisca Thevenot al termine della riunione di oggi pomeriggio, con i leader del primo sindacato della categoria, la Federazione nazionale dei sindacati dei lavoratori agricoli (Fnsea), Arnaud Rousseau, e con Arnaud Gaillot, leader dei Giovani agricoltori, il secondo per numero di aderenti. Al termine, Marc Fesneau, ministro dell'Agricoltura, ha fatto sapere che sono attesi i nuovi annunci, con Attal impegnato con i rappresentanti delle altre formazioni del settore.


Keystone
Un inquietante manichino impiccato durante le proteste

Autostrade sbarrate

Fuori Parigi, gli agricoltori hanno cominciato a sbarrare le autostrade che arrivano a Parigi per fare pressione in questo momento cruciale sul governo, ma l'impressione è che non ci sia stata rottura. Attal aveva presentato a fine settimana una prima serie di misure nella regione più calda della protesta, il sud-ovest: semplificazione burocratica, stop agli aumenti delle tasse sul gasolio per l'agricoltura, controlli inaspriti sulla legge che regola il "giusto compenso" per gli agricoltori nei confronti di industriali e grande distribuzione. Risultato emblematico, il leader della protesta, Jérôme Bayle, ha fatto togliere il primo e più importante sbarramento, quello sulla A64 nella regione di Tolosa, ed ha poi personalmente rinunciato a ulteriori azioni.

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