Francia

Auto si lancia contro gli agricoltori in protesta: un morto

La donna stava manifestando con la figlia adolescente e il marito, che sono rimasti gravemente feriti a un posto di blocco coi trattori

I tre occupanti della vettura sono stati fermati
(Keystone)
23 gennaio 2024
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Una donna che manifestava con il marito e la figlia adolescente a un posto di blocco degli agricoltori francesi nel sud-ovest della Francia è rimasta uccisa in un grave incidente, quando un'auto si è lanciata contro il gruppo di dimostranti. L'incidente è avvenuto questa mattina alle 5.45 a Pamiers (dipartimento dell'Ariège).

L'uomo e la ragazza sono rimasti gravemente feriti, si apprende da testimoni sul posto. I tre occupanti dell'auto sono stati fermati, ha fatto sapere la polizia. Si tratta di tre armeni ai quali era stato notificato l'ordine di lasciare il territorio francese in seguito alla mancata accoglienza della loro richiesta di asilo, come si è appreso da fonti dell'inchiesta, dopo che il procuratore della Repubblica di Foix, Olivier Mouysset, aveva precisato che i tre - una coppia e un'amica dei due - erano incensurati.

Secondo quanto si è appreso, i tre si erano visti respingere la richiesta di asilo nell'autunno scorso e secondo i primi elementi dell'inchiesta provenivano stanotte da Tolosa ed erano diretti ad Andorra. Secondo la polizia, hanno preso la corsia sbarrata dagli agricoltori ed hanno poi investito a velocità sostenuta uno sbarramento di balle di fieno dietro il quale si erano riparati alcuni agricoltori che manifestavano.

Annunciata la fine del blocco sul luogo dell'incidente

Gli agricoltori francesi manifestano in tutto il Paese da alcuni giorni per chiedere semplificazioni amministrative e indennizzi più veloci in caso di calamità naturali. "Nel momento particolare che sta vivendo l'agricoltura, questo tipo di drammi è difficile da sopportare" ha detto ai microfoni di Rmc il presidente del sindacato agricoltori, Arnaud Rousseau, annunciando la fine del posto di blocco sulla nazionale 20 dove è avvenuto l'incidente.

Il premier francese, Gabriel Attal, ha espresso il suo "dolore" per la morte della donna. Il primo ministro ha assicurato che il Paese è "sconvolto e solidale" con tutti gli agricoltori. "A nome del Governo - ha scritto il premier su X - voglio esprimere il mio dolore e il mio pieno sostegno alla famiglia e ai parenti delle vittime". Il marito e la figlia adolescente della donna restano ricoverati per gravi ferite.

"Oggi - aggiunge Attal nel suo messaggio precisando che il ministro dell'Agricoltura, Marc Fesneau, si recherà sul posto - tutti i nostri agricoltori sono in lutto. La nostra nazione è sconvolta e solidale".

Anche il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha scritto su X un messaggio agli agricoltori, colpiti dalla morte di una donna che manifestava questa notte al posto di blocco: "Ai nostri agricoltori: ho chiesto al governo di mobilitarsi in modo totale per portare soluzioni concrete alle difficoltà che state incontrando". Macron aggiunge che "il dramma di Pamiers ci sconvolge tutti. Penso con emozione alle vittime - conclude - e alle loro famiglie in lutto".

Protesta si estende

Intanto, all'indomani di una riunione senza grandi risultati con il governo francese, il movimento di protesta si estende a nuove strade e autostrade. In nottata, una trentina di trattori con rimorchio hanno bloccato la circolazione sull'autostrada A7 in entrambi i sensi, fra Lione e Valence, nel centro del Paese. Pesantissimi i disagi per gli automobilisti, con deviazioni su strade alternative che si sono subito riempite di veicoli.

Altre proteste stanno bloccando l'autostrada A64 e l'A63, nei Pirenei francesi. Resta per il momento possibile l'accesso alla Spagna. Bloccata anche la A62 in Aquitania (sud-ovest) da una decina di trattori. Perturbato anche il traffico ferroviario, con decine di agricoltori che hanno accumulato pneumatici sui binari, sempre nella Nuova Aquitania. La situazione comincia a complicarsi anche nell'est, con blocchi alla frontiera con la Germania, a Sarrbrücken.

Lunedì, prima dell'incontro con il governo, Rousseau aveva detto di attendersi dichiarazioni dal primo ministro Gabriel Attal "che cambino sensibilmente la situazione". Nessuna dichiarazione alla fine.

Gli agricoltori si lamentano di essere sommersi dalla burocrazia e di aver visto ridursi la loro qualità di vita. Fra le loro rivendicazioni principali, semplificazioni amministrative, niente nuovi divieti sui pesticidi, stop agli aumenti del prezzo del gasolio per i trattori e i veicoli agricoli, indennizzi immediati per le calamità naturali e piena applicazione della legge per una migliore retribuzione dei lavoratori agricoli da parte di industriali e grandi distributori. Il premier Attal ha promesso di "facilitare la vita" dei lavoratori del settore ma il governo teme un'escalation della protesta viste anche le iniziative analoghe a quelle francesi che si registrano in Olanda, in Romania, in Germania o in Polonia, spesso dirette contro l'aumento delle tasse e il "Patto verde" europeo.

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