stati uniti

Corte suprema: sì all’esecuzione con l’azoto in Alabama

La difesa di Kennet Smith invocava la costituzione contro le pene crudeli. Il metodo è considerato inumano da larga parte della comunità scientifica

Il palazzo della Corte Suprema Usa
(Keystone)
24 gennaio 2024
|

La Corte Suprema americana ha respinto la richiesta di impedire all'Alabama di giustiziare con l'azoto, per la prima volta negli Usa ma anche nel mondo, un condannato per omicidio, Kenneth Smith, sopravvissuto a un'iniezione letale fallita nel 2022. I giudici si sono rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - violerebbe le protezioni dell'ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali.

Appelli inutili

A nulla sono valsi finora i numerosi appelli per bloccare la pena capitale con un metodo che per vari esperti equivale ad una forma di tortura. L'ultimo è arrivato dall'Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, che ha scritto alla governatrice dello Stato Usa affinché sospenda questa pratica: "Credo che quello che succederà in Alabama nei prossimi giorni sia assolutamente orribile... Nel 21mo secolo il mondo dovrebbe sbarazzarsi di questo orribile modo di punire", ha detto in un'intervista a RaiNews24

Si va avanti

Intanto la governatrice repubblicana Kay Ivey ha fissato per giovedì l'inizio del periodo di 36 ore durante il quale deve avvenire l'esecuzione di Smith, che sarà legato e costretto a respirare azoto puro in una maschera, sino al soffocamento.


Keystone
Kenneth Smith, condannato a morte con l’azoto

Il detenuto ha 59 anni e da 34 anni è nel braccio della morte nella prigione di Holman per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell'assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all'imputato l'ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale.

Iniezione letale non riuscita

Il primo tentativo oltre un anno fa con un'iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura: i medici gli trafissero mani e braccia per più di un'ora con la siringa ma non riuscirono a trovare la vena, sospendendo l'esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora l'Alabama ci riprova con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l'ipossia da azoto. "Ho paura che le cose vadano male", ha confessato il condannato dopo il monito di alcuni esperti, secondo cui la maschera prevista rischia di avere perdite provocando atroci sofferenze.

Stando ai sondaggi, in America c'è ancora una leggera maggioranza a favore della condanna a morte (l'81% dei repubblicani e il 32% dei democratici), anche se il numero delle esecuzioni si è ridotto, dal picco di 98 nel 1999 a 24 lo scorso anno. Joe Biden, a differenza di Donald Trump, è per l'abolizione della pena capitale ma la scorsa settimana il suo ministero della Giustizia ha annunciato che chiederà di giustiziare il suprematista bianco che ha ucciso 10 afroamericani in un supermarket di Buffalo, nello Stato di New York.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE