mediterraneo

Scomparse due barche, 70 migranti dispersi

La prima era partita dalla Tunisia 6 giorni fa, la seconda dalla Libia

Imbarcazione della Guardia Costiera italiana
(Keystone)
16 gennaio 2024
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Un barcone sparito davanti alla Tunisia, un altro disperso chissà dove e salpato dalla Libia, una settantina tra uomini, donne e bambini molto probabilmente risucchiati in fondo al Mediterraneo assieme ai corpi di altre migliaia di disperati che prima di loro avevano tentato di raggiungere l'Europa. La prima, doppia, tragedia del 2024 sulla rotta della morte - secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) nel Mediterraneo centrale sono morti 974 migranti mentre altri 1.372 sono stati dichiarati dispersi nel 2023, anno record per gli arrivi con un incremento del 49% proprio su questa rotta stando ai numeri di Frontex - si sarebbe compiuta nel tratto di mare davanti a Tunisia e Libia.

Al momento, non c‘è traccia né di corpi né di superstiti ma che entrambe le imbarcazioni si siano inabissate è, purtroppo, molto probabile. Il primo dei due barchini era partito nella notte tra il 10 e l'11 gennaio da Sfax, in Tunisia, con a bordo, secondo la direzione della Guardia nazionale di Tunisi, 37 giovani tra i 14 e i 30 anni. Di loro, però, non c’è più traccia da 6 giorni: i familiari hanno infatti lanciato l'allarme dopo aver perso tutti i contatti con chi era sulla barca.

Ricerche infruttuose

Le ricerche della Guardia Costiera di Sfax, dicono ancora le autorità tunisine, in coordinamento con la Marina militare, si concentrano nel tratto di mare tra la stessa cittadina di Sfax e Mahdia. Sono invece 4 giorni che non ci sono più notizie di un altro barchino, questa volta partito molto probabilmente dalla Libia, e avvistato per l'ultima volta il 12 gennaio scorso da un aereo di Frontex in area Sar maltese. "Dove sono? - scriveva su X il giorno dopo Alarm Phone - Ieri mattina abbiamo perso i contatti con un'imbarcazione in pericolo che trasportava dalle 36 alle 45 persone in viaggio verso Lampedusa. Le autorità sono state allertate ma non forniscono informazioni e finora non abbiamo notizie del loro arrivo sull'isola italiana". Due giorni dopo la stessa Ong ribadiva di non avere più notizie: "Frontex e la Guardia Costiera Italiana hanno cercato invano l'imbarcazione. Parenti preoccupati ci chiamano e hanno urgentemente bisogno di risposte".

Le ricerche sono tuttora in corso, conferma la Guardia Costiera italiana, portate avanti "in modo continuativo" con "l'impiego di mezzi navali della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, ma anche di mezzi aerei Frontex e assetti maltesi". E continua a essere trasmesso a tutte le navi in transito nella zona il messaggio satellitare di allerta. Purtroppo però, ammettono le autorità italiane, al momento "non è stato individuato il barchino segnalato, né ulteriori elementi in mare riconducibili al natante o ai suoi occupanti".

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