stati uniti

Trump con la vittoria in tasca in Iowa guarda già avanti

Duello per il secondo posto fra Nikki Haley e Ron DeSantis nei caucus che aprono le primarie repubblicane

Ma che freddo fa in Iowa
(Keystone)
15 gennaio 2024
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Forte dei sondaggi della vigilia che lo davano intorno al 50%, Donald Trump ha affrontato i caucus dell'Iowa con il successo in tasca, trasformando anche gli ultimi comizi in una sorta di ‘victory tour’. In attesa di un trionfo a valanga, come la neve che ha trasformato il granaio d'America in una distesa bianca gelata, con temperature polari record. "Anche se morite dopo aver votato ne sarà valsa la pena", aveva mobilitato i suoi fan.

La vera partita però è quella per il secondo posto, fra Nikki Haley e Ron DeSantis. Alla vigilia del voto, l'ex ambasciatrice dell'Onu era fiduciosa: "Faremo la storia, abbiamo un Paese da salvare. Basta caos". Ostentava sicurezza anche la campagna del governatore della Florida: obiettivo il secondo posto, perché arrivare "terzi non sarebbe un buon risultato", aveva spiegato lo staff. Salito sul palcoscenico della politica nazionale in pompa magna, l'ex delfino di Trump sembrava il predestinato a raccogliere l'eredità dell'ex presidente. Ma, dopo pochi mesi di successi, la sua campagna elettorale ha iniziato a vacillare e a perdere pezzi, risentendo anche degli attacchi incessanti del tycoon.


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La grande occasione per Nikki Haley

Carriere al bivio

Nel ghiacciato Iowa, DeSantis si gioca ora il suo futuro politico. In caso di terzo piazzamento ai caucus dello Stato - dove ha visitato tutte le 99 contee e speso quasi 35 milioni di dollari in spot pubblicitari, inclusi quelli dei super pac - il governatore dovrà probabilmente riflettere se continuare la sua avventura verso la Casa Bianca o gettare la spugna e tornare a guidare a tempo pieno la Florida. "Entrare in campagna elettorale è una scelta personale, ed è altrettanto personale decidere di uscire. Noi siamo concentrati sulla nostra campagna", ha detto Haley a chi le chiedeva se, a fronte dei risultati dei caucus, qualcuno dei suoi rivali potrebbe ritirarsi. Giacca rosa e sorriso smagliante, l'ex ambasciatrice si è presentata di primo mattino al Drake Diner di Des Moines per le ultime strette di mano e gli appelli ad andare a votare nonostante il freddo polare che si è abbattuto sull'Iowa, dove da giorni la massima è -10 gradi e la minima oscilla fra i -30 e -35.

Negli oltre 1’300 distretti dello Stato le chiese e le scuole che ospitano i caucus si sono attrezzate per evitare lunghe attese al gelo prevedendo aree al chiuso per le operazioni di registrazione. Il partito repubblicano e le varie campagne elettorali hanno invece messo a disposizione pullman per facilitare gli spostamenti sulle strade ghiacciate che rendono particolarmente difficile la guida. Anche se sono solo pochi minuti dopo le otto del mattino, il pub Drake Diner con le sue luci rosse è pieno per Haley e tutti i presenti hanno o un cappellino ‘Nikki’ o un adesivo ‘Pick Nikki’. L'ex governatrice si ferma con i suoi fan fra sorrisi e selfie. Ma all'uscita del locale ad attenderla c‘è un giovane manifestante con lo striscione ’Haley: climate criminal‘ che la critica a squarciagola per accettare donazioni dall'industria petrolifera e chiede ai curiosi che si affacciano sfidando il freddo di agire e di pensare alle nuove generazioni come lui.


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Neve, barbecue e Nikki Haley

E dopo?

Mentre Haley e DeSantis sono concentrati sull'Iowa, Trump guarda già avanti nel percorso verso la nomination, per la quale può già contare anche sulla maggioranza del sostegno repubblicano al Congresso (ha l'endorsement di 111 dei 220 deputati e 24 dei 49 senatori). Il calendario dell'ex presidente è fitto di appuntamenti nelle prossime settimane, e non sono solo legati alla campagna elettorale. Già il giorno dopo i caucus è atteso in tribunale per la causa per diffamazione intentata a New York dalla scrittrice Jean Carroll, accusata dal tycoon di aver inventato l'assalto sessuale da lei denunciato e per il quale è già stato ritenuto responsabile. Quello di Carroll è solo uno dei guai legali dell'ex presidente: i processi attesi in Georgia e a Washington per la ’big lie' delle elezioni rubate del 2020 sono quelli che potrebbero decidere il suo futuro, anche politico, e che rendono la corsa al secondo posto nei caucus dell'Iowa cruciale. Lo Stato assegna in modo proporzionale i primi 40 delegati della lunga corsa alla Casa Bianca che, per i repubblicani, vede la soglia dei 1.215 sui quasi 2.500 per ottenere l'agognata nomination e sfidare Joe Biden.


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E Trump firma autografi

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