Repubblica Ceca

Sparatoria in un'università a Praga: ‘Morte quindici persone’

L'assalitore, un 24enne di cui sono note le generalità è morto. Una trentina i feriti. Trovato morto il padre dell'assalitore, pure lui freddato

(X)
21 dicembre 2023
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È di 15 morti e 44 di feriti, di cui alcuni in modo grave, il bilancio della sparatoria nella Facoltà di Lettere dell'Università Calro di Praga. Lo riferisce la portavoce dei Servizi di pronto soccorso Jana Postova. Sul posto sono intervenuti tutti i servizi di emergenza. L'edificio della Facoltà di lettere dellïUniversità Carlo è stato evacuato e la zona isolata.

Secondo la televisione Nova, un uomo armato si trovava sul tetto della Facoltà, e dalla scena si sarebbe sentita anche un'esplosione. "La polizia sta attualmente intervenendo sul posto, l'intera piazza Jan Palach e l'area circostante sono completamente chiuse", ha dichiarato la polizia su X.

Il traffico è stato deviato. Secondo le informazioni del sito seznam.cz, i dipendenti della Facoltà di Lettere dellïUniversità Carlo hanno ricevuto istruzioni di non muoversi, di chiudersi negli uffici, di barricarsi e di spegnere le luci. Il tiratore si trovava nell'edificio principale dell'Università.

Il killer è uno studente ceco di 24 anni

Secondo le informazioni della polizia di Praga, il killer che oggi nel tardo pomeriggio ha aperto il fuoco nella Facoltà di Lettere dell'Università Carlo è uno studente di 24 anni di nazionalità ceca, David Kozak. Il giovane è originario di un villaggio a una ventina di chilometri dalla capitale ceca. A riportarlo la Bbc. Sempre l'emittente inglese riferisce che il padre di Kozak è stato trovato morto stamattina.

Il "corpo senza vita" del giovane è stato trovato all'università. Lo ha reso noto il capo della polizia, riporta la Bbc. L'intervento degli agenti "è sempre in corso, dopo l'evacuazione dell'edificio" dell'università, ha dichiarato ai media il capo della polizia Martin Vondrasek, secondo il quale il killer probabilmente si è suicidato sul ballatoio dell'edificio, anche se non è da escludere che sarebbe stato ucciso dai poliziotti.

Quegli inquietanti messaggi su Telegram

Su un canale Telegram creato pochi giorni prima della sparatoria, l'aggressore dell'Università avrebbe spiegato che era stufo della vita, che tutti lo odiavano e che lui odiava tutti. Lo riferiscono media locali. Il 24enne, studente della stessa facoltà attaccata, avrebbe chiaramente indicato di voler effettuare una sparatoria di massa ispirandosi ad Alina Afanaskina, una ragazza di 14 anni che ha ucciso una persona in una scuola in Russia lo scorso 7 dicembre. "Non ha ucciso abbastanza persone, cercherò di risolvere la cosa", avrebbe scritto Kozak.

Una strage questa quindi premeditata, ma non frutto del terrorismo. "Non c’è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale". Lo ha affermato, in riferimento alla strage all'università di Praga, il ministro dell'Interno ceco Vit Rakusan intervenendo in conferenza stampa, riporta il Guardian. Prima di lanciarsi nel suo folle gesto, il 24enne ha freddato pure il padre, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto dagli agenti nella sua casa, a una trentina di chilometri dalla capitale.

I testimoni: ’Ci siamo barricati in biblioteca'

"Ci siamo chiusi in biblioteca e ci siamo nascosti sotto il tavolo. Siamo rimasti tutti zitti e abbiamo scritto alle nostre famiglie, alla polizia". È uno dei racconti sui social dei testimoni della sparatoria all'università di Praga. Molti hanno raccontato i momenti di terrore spiegando che via mail la direzione della Facoltà di filosofia indicava agli studenti come muoversi e dove barricarsi.

"Sto bene - racconta Děda Mrázek su X -. Ero in biblioteca al momento della sparatoria, ci hanno mandato nel retro della sala computer dove non ci sono finestre. Ora si è sparsa la voce che l'uomo armato è morto. Tutti chiamiamo e rispondiamo a parenti e amici che stiamo bene".

Altri studenti raccontano che già alle due la polizia ha cominciato a perquisire l'edificio della facoltà in via Celetná. "Hanno cominciato a sgomberare un altro edificio, io ero lì, pensavamo che qualcuno avesse segnalato una bomba", racconta in forma anonima un altro studente al quotidiano ceco Hn.

Due morti sospette negli scorsi giorni

Il ministro dell'Interno e la polizia della Repubblica Ceca hanno riferito in conferenza stampa che gli agenti stanno lavorando sulla teoria secondo cui l'assassino dell'università sarebbe responsabile anche della morte di due persone la settimana scorsa nella foresta di Klanovicky, vicino a Praga.

Notizia in aggiornamento

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