Il 20enne, per evitare controlli, ha usato il nominativo di una persona su cui gravava un ordine di cattura, ciò che ha generato un alert automatico
È stato davvero maldestro uno spacciatore marocchino di 20 anni che, volendo alloggiare a Milano senza usare il suo nominativo, ormai compromesso, si è presentato con i dati di un connazionale, che però era gravato da un ordine di cattura, e quindi ha fatto arrivare sul posto la polizia, che lo ha arrestato. È accaduto nella notte tra sabato e domenica quando è arrivato un alert (una procedura automatica) sul nome degli ospiti di un albergo situato in via Paladini.
Una volante è andata all'indirizzo segnalato e, una volta nella camera d'albergo, gli agenti hanno trovato un nordafricano, che però non era il ricercato, ma un suo connazionale che ne aveva usato il nome, anch'egli con precedenti per spaccio, e in più gravato da un decreto di espulsione. All'arrivo degli agenti ha cercato di buttare nel water della stanza 9 grammi di cocaina e 53 di hashish ma è stato scoperto e arrestato.