Estero

Usa, errori con i farmaci per l'Adhd triplicati in 20 anni

Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Pediatrics’. Nella maggioranza dei casi non ci sono stati danni, ma il 4,2% ha dato origine a problemi medici seri

(Keystone)

Nel 2021 negli Stati Uniti ogni 100 minuti un minore è stato vittima di un errore legato all'assunzione di farmaci per il trattamento dell'Adhd. Ha preso, per esempio, il medicinale più di una volta o ha assunto il farmaco sbagliato. È il dato che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista ‘Pediatrics’, che mostra come in 20 anni gli errori con i farmaci per l'Adhd siano cresciuti del 299%.

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd), spiegano i ricercatori, è uno dei più diffusi disturbi dello sviluppo neurologico dei bambini. Nel 2019, quasi il 10% dei bambini degli Stati Uniti aveva ricevuto una diagnosi di Adhd e si stima che siano circa 3,3 milioni (il 5%) quelli che ricevono un trattamento farmacologico.

A rischiare le conseguenze più serie sono i bambini con meno di sei anni

I ricercatori del Nationwide Children's Hospital di Columbus hanno preso in considerazione le segnalazioni giunte ai centri antiveleni statunitensi tra il 2000 e il 2021. In questo periodo, 87'691 errori terapeutici hanno coinvolto farmaci per l'Adhd con un trend crescente nel corso degli anni che riflette l'aumento delle diagnosi di Adhd e che ha raggiunto il picco nel 2021, con 5'235 segnalazioni in un solo anno. Nella maggioranza dei casi l'errore non ha causato alcun danno, ma il 4,2% degli sbagli ha dato origine a problemi medici seri, con la necessità di ricorrere all'assistenza in terapia intensiva nello 0,8% dei casi. A rischiare le conseguenze più serie sono i bambini con meno di sei anni.

"Gli errori terapeutici per l'Adhd sono prevenibili; si dovrebbe prestare maggiore attenzione all'educazione del paziente e del caregiver e allo sviluppo di sistemi di distribuzione e monitoraggio dei farmaci a prova di bambino", ha affermato il coordinatore dello studio Gary Smith.

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