stati uniti

Scarcerata la moglie del Chapo Guzman

Emma Coronel, la più stretta alleata del re del narcotraffico, è di nuovo una donna libera: ‘Ammiro mio marito come essere umano’

Emma Coronel
(Keystone)
13 settembre 2023
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Lo ha aiutato a gestire il suo miliardario impero della droga e a evadere da un carcere di massima sicurezza, lo ha difeso incondizionatamente persino di fronte alle prove scioccanti delle sue violenze contro ragazze tredicenni e alla fine è finita in galera per lui. Da oggi Emma Coronel, moglie e più stretta alleata del re del narcotraffico Joaquin El Chapo Guzman, è di nuovo una donna libera.

Gli affari loschi

Ex reginetta di bellezza nata in California da genitori messicani, 32 anni in meno del marito, è stata arrestata a febbraio del 2021 all'aeroporto di Washington dopo due anni di indagini delle autorità Usa e a novembre di quell'anno è stata condannata a tre anni di carcere per aver aiutato il cartello della droga di Sinaloa, riciclando denaro, distribuendo droghe illegali, realizzando una serie di losche operazioni finanziarie e facendo da corriere tra El Chapo e altri membri dell'organizzazione. Aver ammesso la sua colpevolezza e assicurato che avrebbe dato 1,5 milioni di dollari di proventi della sua attività criminale al governo americano le ha garantito una riduzione della pena e un trasferimento da una prigione federale in Texas a una struttura a Long Beach, vicino a Los Angeles, ma non è chiaro se ora Emma Coronel sarà messa in un qualche regime di sorveglianza.


Keystone
El Chapo Guzman in manette nel 2017

La stima, l’amore

"Lo ammiro come essere umano", aveva dichiarato in un'intervista al New York Times qualche anno fa nei giorni in cui El Chapo, senza nessun senso di colpa o vergogna, ammetteva di aver drogato e violentato decine di minorenni osando persino definirle le sue "vitamine". Per lei, che lo ha sposato nel giorno del suo diciottesimo compleanno nel 2007, era il "buon padre" delle loro due figlie gemelle, oggi adolescenti come le vittime delle violenze del mostro messicano. Durante il processo al marito è emerso in maniera evidente come Emma, forse più delle precedenti mogli di El Chapo, abbia avuto un ruolo fondamentale nella sua attività criminale che ha contribuito a mandare avanti anche con il capo in carcere.

Ha aiutato il marito a fuggire durante un raid delle forze americane e messicane nel 2012 in un lussuoso hotel di Cabo San Lucas, a Baja California. E tre anni dopo lo ha aiutato a evadere dal carcere di massima sicurezza di Altiplano, in Messico, tramite un tunnel di oltre un chilometro scavato sotto la doccia della sua cella. E gli è rimasta accanto per tutto il processo, sempre presente nell'aula bunker di Brooklyn. "Penso lo farebbe qualsiasi moglie al mio posto, stare con suo marito nei momenti difficili per fargli sentire il suo sostegno", dichiarò all'epoca in una celebre intervista a Telemundo nella quale arrivò a definire El Chapo "un uomo onesto e tranquillo che i media hanno reso troppo famoso".

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