la guerra

Pilota russo diserta: ‘In Ucraina il mondo è a colori’

Appello di un pilota ai suoi ex compagni: ‘Fate come me, non vi pentirete. In battaglia con le lacrime agli occhi’. Per lui ricompensa di 500mila dollari

Il pilota russo Maksim Kuzminov racconta la sua diserzione
(Keystone)
5 settembre 2023
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"In Ucraina non ci sono né fascisti né nazisti. Qui c‘è un mondo a colori". Ci sono stupore, sollievo e la certezza di aver fatto la cosa giusta nelle parole del pilota russo, Maksim Kuzminov, che lo scorso 23 agosto ha disertato volando oltre confine con un elicottero Mi-8, la cui consegna gli varrà una ricompensa da mezzo milione di dollari.

Il 28enne militare è apparso nel documentario ’Downed russian pilots', andato in onda domenica sera sulla tv ucraina, e oggi in una conferenza stampa organizzata dal Media Center di Kiev, per raccontare la sua storia e invitare i suoi ex commilitoni a fare altrettanto: mollare la guerra "persa" di Vladimir Putin e cercare un futuro migliore in Ucraina. "Se fai come me, non te ne pentirai", ha assicurato.

Ferito durante le manovre

L'intera operazione è stata pianificata per sei mesi dagli 007 del Gur che cercano di convincere sempre più russi ad arrendersi in cambio di garanzie di sicurezza e risarcimenti finanziari per ogni mezzo militare trasferito: Kuzminov ha rotto ogni indugio quando la sua famiglia è stata evacuata per prima dalla Russia e portata al sicuro in Ucraina. Il pilota ha raccontato di essere decollato con l'elicottero e altri due militari verso le 16.30 dall'aeroporto di Kursk verso la regione di Kharkiv.

Arrivato nella zona di Shebekine, nella regione russa di Belgorod, ha cominciato a volare quasi rasente il suolo, a 5-10 metri, e in modalità silenzio radio. Superato il confine ucraino sono cominciati gli spari. "Non posso dire con certezza chi abbia iniziato, ma presumo che sia stata la parte russa. Sono stato ferito a una gamba da un'arma di piccolo calibro. Dopo circa 20 km, sono volato via e sono atterrato nel luogo indicato" dall'intelligence di Kiev.


Keystone
Paracadutisti russi prima di una missione

La parte tragica

Il pilota ha poi cercato di convincere i suoi compagni: "Ho rassicurato i ragazzi, ho detto che andava tutto bene, che qui vive brava gente. Ma hanno avuto paura e sono corsi fuori dall'elicottero. Non conosco il loro destino", ha ammesso. A svelarlo è stato invece il capo del Gur, Kyrylo Budanov, nei giorni scorsi: "Siamo stati in grado di trovare il giusto approccio con il pilota, spostare tutta la sua famiglia senza che nessuno se ne accorgesse e di creare le condizioni in cui potesse trasferire il velivolo senza che l'equipaggio sapesse cosa stava succedendo. Ma dopo aver realizzato dove erano atterrati, gli altri due hanno cercato di scappare. Sfortunatamente, sono stati uccisi. Sarebbe stato meglio se li avessimo catturati vivi - ha tagliato corto - ma così è stato".

‘Ero a Mariupol’

Sulla sua vita precedente il giovane pilota ha assicurato di aver volato solo per il trasporto di truppe e merci, e di non aver mai compiuto bombardamenti. Ha rivelato però di essere stato a Mariupol e Berdyansk, e di aver partecipato alla guerra "con le lacrime agli occhi". "Ciò che sta accadendo ora - ha affermato nel documentario rivolto ai suoi ex compagni - è semplicemente il genocidio del popolo, sia ucraino che russo. Ho agito perché non voglio contribuire a questi crimini. L'Ucraina vincerà sicuramente questa guerra: è solo questione di tempo".

Ora Kuzminov guarda avanti, valutando la possibilità di unirsi all'aeronautica militare ucraina, mentre il suo elicottero, scrive l'Ukrainska Pravda, fa ormai già parte dell'aviazione di Kiev. Per questo il pilota riceverà una somma in grivnie pari a 500.000 dollari, in base a una legge ucraina dell'aprile 2022 che offre fino a 1 milione di dollari ai russi che riescono a trasferire attrezzature militari di Mosca a Kiev.

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