Estero

Rissa alla partita di calcio, ‘cartellino rosso’ alla nonna

La questura di Cremona ha presentato il conto: sei Daspo scatenate da uno ‘scontro’ fra una mamma di 39 anni e una 71enne

Cartellino rosso
(Keystone)
29 agosto 2023
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I fatti sono storia dello scorso 21 maggio: a Pianengo, in provincia di Cremona, durante una partita di calcio categoria Pulcini (nati nel 2013) tra Soresinese e Ripaltese, nell'ambito di un torneo promosso dalla Pianenghese, si era scatenata una rissa tra i genitori sugli spalti, un parapiglia scaturito dall'iniziale litigio tra la madre 39enne di un bambino e la nonna di 71 anni di un altro baby calciatore, con questa ultima che secondo la prima ricostruzione avrebbe schiaffeggiato il figlio dell'altra donna.

Abbastanza comunque per provocare una generale resa dei conti, con intervento dei carabinieri di Crema e Vailate. "Siamo profondamente amareggiati - hanno sottolineato i dirigenti della Pianenghese -: abbiamo cercato di sedare gli animi ma è stata una scena inqualificabile e da condannare, perché avvenuta davanti agli occhi dei bambini".

Ora, concluse le indagini, tre mesi dopo, la questura di Cremona ha presentato il conto: sei Daspo nei confronti di altrettante persone coinvolte nella rissa, individuate come ‘responsabili dei gravi episodi di violenza posti in essere al centro sportivo Enzo Saronni, grave per il clamore suscitato e per la pericolosità sociale delle condotte realizzate, alcune delle quali indirizzate a danno di minori’. Dall'attività istruttoria è emerso come la lite, al termine dell'incontro, sia sorta dalla contestazione a un fallo di gioco.

Il Daspo, lo ricordiamo, è una misura prevista dalla legge italiana nata al fine di impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi e poi allargata alla tutela degli atleti da ogni forma di offesa verbale, quanto meno rimandabile alla sfera razziale.

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