Estero

Caos nei cieli britannici. Tutta colpa di un ‘guasto tecnico’

Sistema informatico in tilt Oltremanica, giornata da bollino rosso per milioni di passeggeri e turisti in partenza o arrivo

Incubo di fine agosto
(Keystone)
28 agosto 2023
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Incubo di fine estate per milioni di passeggeri e turisti in arrivo o in partenza in direzione di Regno Unito e Irlanda. Un ‘guasto tecnico’ al sistema informatico del controllo nazionale dei voli britannici ha infatti innescato il caos per ore nel traffico aereo d'Oltremanica con conseguenze in tutta Europa in una delle giornate campali per i rientri dalle vacanze d'agosto.

L'intoppo – al momento non ricollegato a sospetti di ipotetici attacchi di hacker o agenti ostili – è stato riparato a metà pomeriggio di oggi, lunedì 28 agosto, secondo l'annuncio ufficiale, ma ha limitato per buona parte del giorno le capacità operative delle torri di controllo del Regno.

Il risultato è stato devastante per schiere di passeggeri, bloccati a lungo o addirittura costretti a rinunciare al viaggio: con migliaia di decolli soggetti a pesanti ritardi e centinaia a cancellazioni tout court, in partenza sia da Londra o da altri scali delle isole britanniche, sia da vari Paesi europei ed extraeuropei sulla rotta inversa.

A rendere noto per primo il disservizio era stato un messaggio diffuso in mattinata su X (ex Twitter) dalla compagnia locale scozzese Loganair; seguito a ruota dalla pioggia di denunce di viaggiatori coinvolti e quindi dalle allerte all'utenza di vettori di primo piano quali British Airways, EasyJet o Ryanair. Infine sono giunte le conferme dell'autorità britannica del traffico aereo Nats (precedentemente nota come National Air Traffic Services, servizi del traffico aereo nazionale) e di quella europea (Eurocontrol), la quale ha fatto riferimento a un serio problema "al sistema di elaborazione dei dati di volo" nel Regno; e ha evocato una prospettiva di ritardi "molto elevati" destinati a protrarsi almeno fino a domani, a causa dell'effetto accodamento, prima di un auspicabile ritorno alla normalità.

Nats aveva del resto predisposto immediatamente un regime di restrizioni su decolli e atterraggi, a tutela della sicurezza. Non senza precisare che vari team di ingegneri erano "al lavoro" d'urgenza per determinare le causa dell'accaduto e rimettere le cose a posto "nel più breve tempo possibile". Mentre nello stesso tempo aveva smentito le voci – diffuse in un primo momento dai messaggi d'allarme postati sulle reti sociali da passeggeri vip come Gabby Logan, telecronista della radiotelevisione pubblica britannica Bbc ai Mondiali di atletica leggera di Budapest, ritrovatasi prigioniera di un velivolo diretto a Londra fermato sulla pista dell'aeroporto della capitale ungherese – su una fantomatica necessità di chiusura precauzionale temporanea addirittura dell'intero spazio aereo dell'Isola.

I ritardi e le cancellazioni si sono comunque andati accumulando col passare delle ore. Abbattendosi dapprima su alcuni scali inglesi minori, per poi allargarsi ai sei aeroporti londinesi (inclusi i due maggiori, Heathrow, hub leader in Europa, e Gatwick), nonché a quelli di Dublino e Cork, nella Repubblica d'Irlanda, e di Belfast, in Irlanda del Nord.

Non è la prima volta, in ogni caso, che si registra un fatto del genere. Fra i precedenti più gravi, quello di un altro crash informatico occorso al sistema di controllo nel 2014: episodio circoscritto a Londra, ma in forma talmente catastrofica da costringere le autorità in quella circostanza a chiudere davvero fino a sera tutto lo spazio aereo della metropoli al traffico passeggeri.

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