Femminicidio di Cologno Monzese, possibile la premeditazione

Rischia l'aggravante della premeditazione il 23enne reo confesso dell'omicidio della sua ex fidanzata di 20 anni, uccisa a coltellate all'alba di ieri a Cologno Monzese (Milano), in casa sua. Nessun segno di effrazione è stato rivelato dagli investigatori sulla porta di casa della vittima, il che significa che il 23enne è riuscito a entrare in un altro modo, dopo aver atteso che la ragazza rientrasse.

Le indagini coordinate dalla Procura di Monza nelle scorse ore hanno ricostruito quanto accaduto tra le 5.58 del mattino, ora in cui la ragazza è rientrata a casa con un'amica dalla discoteca, e le 9.30, orario in cui l'uomo si è presentato dalla Polizia Locale per costituirsi. Gli inquirenti, dopo aver ascoltato l'amica della 20enne, che, ancora sotto shock, ha spiegato di non essersi accorta di nulla, stanno ora accertando l'esistenza di un duplicato delle chiavi di casa della vittima, con cui il 23enne avrebbe potuto entrare nel suo appartamento e aggredirla nel sonno. "Un giovane ragazzo molto provato", è come il suo avvocato di fiducia ha descritto il giovane che, ha precisato, "ha risposto alle domande del magistrato ed è stato molto collaborativo". La convalida del fermo è attesa per domani,