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L’America spara sul 4 luglio: decine di morti e feriti

Vittime dell’uso disinvolto delle armi a Philadelphia, in Texas e a Baltimora. Biden: ‘Basta con queste stragi assurde’

Dopo la sparatoria a Philadelphia
(Keystone)

Ancora sangue sulla festa del 4 luglio in Usa, con 10 morti e decine di feriti in tre distinte sparatorie ancora senza spiegazione alla vigilia dell'Independence day, quando l'America si ferma e si pavesa a ogni angolo con la bandiera a stelle e strisce per commemorare la propria nascita.

I proiettili hanno colpito a Philadelphia, Fort Worth (Texas) e Baltimora, a un anno di distanza dalla strage di Highland Park, alla periferia di Chicago, dove un 22enne aprì il fuoco a una parata per la Festa dell'Indipendenza uccidendo sette persone e ferendone altre 48 prima di essere arrestato.

Le parole del presidente

"Siamo addolorati per coloro che hanno perso la vita e, mentre la nostra nazione celebra il Giorno dell'Indipendenza, preghiamo per il giorno in cui le nostre comunità saranno libere dalla violenza delle armi", ha detto Biden poche ore prima di assistere dalla Casa Bianca ai fuochi d'artificio sul National Mall, ricordando che negli ultimi giorni gli Stati Uniti hanno "subito ancora una volta un'ondata di tragiche e assurde sparatorie". Il presidente ha rilanciato quindi il monito ai repubblicani per "riforme di buon senso" contro "l'epidemia della violenza delle armi" e invitato a seguire l'esempio dell'Illinois, che dopo la sparatoria di Highland Park ha vietato in gennaio le armi d'assalto e i caricatori ad alta capacità.

La città simbolo

La sparatoria col bilancio più grave quest'anno è successa martedì sera a Philadelphia, la città simbolo degli Stati Uniti, dove fu firmata la dichiarazione d'indipendenza: 5 morti (tutti uomini tra i 20 e i 59 anni) e due ragazzi di 2 e 13 anni feriti. Ad agire un uomo con giubbotto antiproiettile e pesantemente armato, con un fucile semiautomatico in stile AR (quello più usato nelle sparatorie di massa), una pistola, vari caricatori e una scanner della polizia. Teatro dell'azione otto blocchi di Kingsessing, un quartiere a sud-ovest della città.


Keystone
La bandiera Usa nel giorno della festa

I primi spari sono stati confusi da molti con i tradizionali fuochi d'artificio che spesso precedono i festeggiamenti del 4 luglio. Ma gli abitanti della zona hanno capito presto che non erano rumori di festa. Il killer ha fatto in tempo ad esplodere diverse raffiche di colpi a distanza di minuti, uccidendo a caso cinque passanti, di cui l'ultimo inseguito sino a casa. Fortunatamente c'erano degli agenti che hanno risposto "coraggiosamente" e "più presto che hanno potuto", ha riferito la commissaria Danielle Outlaw.

La polizia ha dato subito la caccia al killer, che ha continuato a sparare prima di arrendersi in un vicolo. Si tratta di un uomo di 40 anni ma per ora non si conoscono nè le generalità nè il movente. Una seconda persona che potrebbe aver risposto al fuoco contro il sospetto è stata arrestata ma le forze dell'ordine non sanno se c'è un legame tra i due. Gli investigatori ora stanno interrogando i testimoni ed esaminando i video delle telecamere di sorveglianza.

Gli altri due episodi

Poche ore dopo, intorno alla mezzanotte, altre tre persone sono morte ed otto sono rimaste ferite in un'altra sparatoria in un parcheggio a Fort Worth, Texas. Tutti adulti i coinvolti, tranne un minorenne. La tragedia è accaduta dopo la fine del tradizionale festival con cui nel quartiere di Como si celebra il 4 luglio. Finora nessun arresto. Ignoti i motivi della sparatoria e il numero delle persone coinvolte. "È troppo presto per dire se la sparatoria sia collegata a una gang, una disputa domestica o qualcos'altro", ha riferito la polizia.


Keystone
La polizia indaga

Il giorno prima Baltimora era stata teatro di un altro dramma, con due persone morte e 28 feriti (tra i 13 e i 32 anni, oltre la metà minorenni) colpiti con armi da fuoco in una festa all'aperto in strada. Dall'inizio dell'anno ci sono state 340 sparatorie di massa (almeno 4 morti, escluso il killer), secondo i dati del Gun Violence Archive.

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