Estero

Sì dei Paesi dell'Unione europea al nucleare nelle rinnovabili

A fine marzo, l'intesa politica sulle rinnovabili (‘Fit for 55’) si era incagliata proprio sulla questione dell'energia atomica

La centrale nucleare di Neckarwestheim in Germania
(Keystone)
16 giugno 2023
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Un primo accordo politico sulla direttiva sulle rinnovabili – tra i dossier di punta del pacchetto Ue sul clima ‘Fit for 55’ per portare il Vecchio Continente alle emissioni zero nel 2050 – era stato raggiunto tra i Paesi membri e il Parlamento europeo alla fine di marzo. L'intesa si era però incagliata sull'introduzione del nucleare tra le fonti rinnovabili, con il favore di Parigi e l'opposizione di Berlino, Vienna e Lussemburgo, contrarie al riconoscimento di fonti energetiche "a basse emissioni di carbonio" come il nucleare tra le energie green, nel timore che potesse distogliere gli investimenti da altre opzioni come l'energia eolica e solare.

Il via libera concordato dagli ambasciatori dei Ventisette in Ue rappresenta "un patto legislativo storico in cui l'Ue si impegna a ridurre le proprie emissioni del 55% entro il 2030", ha affermato la ministra svedese per l'Energia, Ebba Busch, in un'intervista alla televisione svedese Svt, sottolineando che tra i "punti chiave" del ‘Fit for 55’ vi sono anche le modifiche al mercato europeo Ets delle quote di CO2, con "una maggiore attenzione alle emissioni causate dall'importazione di beni dall'esterno dell'Ue". "L'energia nucleare verrà considerata come fonte ‘sostenibile’", ha precisato Busch, tra i sostenitori dell'atomo anche a livello nazionale in Svezia.

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