Estero

È iniziato il viaggio di Juice verso Giove e le sue lune

Al progetto della sonda hanno contribuito l'Università di Berna, l'Istituto Paul Scherrer e il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca

(Keystone)
14 aprile 2023
|

Lanciata Juice, la sonda diretta a Giove e alle sue lune Europa, Ganimede e Callisto, che sotto la superficie ghiacciata nascondono oceani che potrebbero ospitare la vita.

"Finalmente ci si può rilassare", ha dichiarato a Keystone-ATS Peter Wurz, ovvero il direttore dell'Istituto di fisica dell'Università di Berna (UniBE).

Il successo del lancio è stato un grande passo per Wurz. Dieci anni fa, lui e il suo team hanno iniziato a costruire gli strumenti di misura, mentre la preparazione teorica della missione era già iniziata anni prima.

Il lancio è avvenuto con un Ariane 5 dalla base europea di Kourou (Guyana Francese) alle 14.14 – ora svizzera – e segna l'inizio di un viaggio di 8 anni e circa 628 milioni di chilometri. La sonda non arriverà sul pianeta gigante prima del luglio 2031. "A quel punto inizierà il vero lavoro scientifico", ha dichiarato entusiasta Wurz.

Juice sarà trasportata dal razzo a un'altitudine di 1’500 chilometri e poi se ne separerà. Se non ci saranno intoppi, l'Agenzia spaziale europea (Esa) prenderà il controllo della sonda 32 minuti dopo il lancio. Un secondo momento critico sarà quello in cui avverrà il dispiegamento dei pannelli solari, ossia 99 minuti dopo il lancio. Solo in un secondo momento il controllo a terra annuncerà: "Abbiamo una missione!".

Gli obiettivi della missione spaziale

"Poiché Giove è il pianeta più grande del nostro sistema solare, la comprensione della sua formazione è importante per capire quella della Terra", ha dichiarato il professor Wurz. "La storia è conservata nelle lune ghiacciate di questo pianeta e studiarne la composizione chimica è un obiettivo concreto dei ricercatori dell'UniBE".

Altro obiettivo della missione spaziale è quello della ricerca di segni di vita. Le precedenti missioni sul gigante gassoso suggeriscono la presenza di oceani sotto lo spesso strato di ghiaccio di Ganimede ed Europa, che assieme a Callisto rappresentano, tra le oltre 80 presenti in totale, le lune ghiacciate del pianeta che verranno sondate. "E dove ci sono oceani, la vita è teoricamente possibile" ha aggiunto Wurz, secondo la cui previsione la scoperta di vita extraterrestre avverrà nei prossimi 20 anni.

Gli strumenti svizzeri di Juice

Di fondamentale importanza per la missione spaziale sono i contributi dell'Università di Berna, dell'Istituto Paul Scherrer (Psi) e del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa), che sono enti coinvolti nella missione dell'Esa.

I tre dispositivi sviluppati e costruiti dai ricercatori dell'università della capitale che coadiuveranno la missione sono lo spettrometro di massa Nim, l'altimetro laser Gala e lo strumento a onde submillimetriche Swi.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE