Italia

Via libera per l'abbattimento anche dell'orso Mj5

Un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo ha aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi in Trentino

Orsi
(Keystone)
13 aprile 2023
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"Ispra ha dato il parere positivo per l'abbattimento di Mj5, che il 5 marzo scorso ha aggredito un uomo in valle di Rabbi. Adesso seguirà un atto consequenziale da parte dell'amministrazione provinciale". Lo ha comunicato, in conferenza stampa, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

Mj5 è un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo ha aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi, a pochi chilometri dal monte Peller, dove è stato ucciso il runner trentino di 26 anni lo scorso 5 aprile. "Verrà confermato anche l'atto di abbattimento di Jj4, individuato come responsabile dell'aggressione ad Andrea Papi (il runner trentino di 26 anni ucciso dall'orsa Jj4, ndr)", ha aggiunto Fugatti.

Nel frattempo è iniziata l'installazione delle trappole tubo sul monte Peller per la cattura dell'esemplare responsabile dell'uccisione del runner 26enne Andrea Papi, identificato nell'orsa Jj4. Lo ha reso noto, in conferenza stampa, il dirigente Raffaele De Col, del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento.

L'orsa, di 17 anni, è dotata di radiocollare, che tuttavia non trasmette più dall'agosto del 2022, e di marchio identificativo sull'orecchio. Una volta catturata – a quanto riferito da De Col – si procederà all'abbattimento. "Sugli spostamenti temporali non abbiamo certezze, ma su spostamenti spaziali sì, in quanto gli esemplari femmine sono più stanziali dei maschi", ha specificato il dirigente.

Sulle tracce dell'orsa vi sono diverse squadre specializzate del Corpo forestale del Trentino, per un numero variabile tra i venti e i 40 operatori. Un'altra squadra, di cinque persone circa, è alla ricerca dell'esemplare Mj5 (il cui peso stimato è di 350 chilogrammi), mentre una terza si occupa di tenere a distanza dai centri urbani l'esemplare M62, considerato confidente.

"Gli orsi – ha concluso De Col – sono animali pericolosi, non hanno antagonisti in natura, sono autonomi e non amano l'uomo. Non vanno mai avvicinati e, anche se possono suscitare simpatia, la loro reazione può essere devastante. Le squadre specializzate operano in condizioni difficili per la propria incolumità e sono sempre armate di fucili. Chiediamo di prestare particolare attenzione".

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