Conflitto Russia/Ucraina

Onu: oltre 6’500 i civili morti dall’inizio della guerra

L’Unhcr commenta che la maggior parte dei decessi è stata causata dall’uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio. Più di 10mila i feriti

(Keystone)
22 novembre 2022
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Oltre 6’500 civili sono morti e oltre 10mila sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione delle forze russe: lo ha reso noto l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhcr), secondo quanto riporta Ukrinform.

"Dal 24 febbraio 2022, quando è iniziato l’attacco armato della Federazione Russa contro l’Ucraina, al 20 novembre 2022, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 16’784" civili morti o feriti nel Paese, scrive l’Unhcr in un comunicato precisando che le vittime sono 6’595 e le persone ferite sono 10’189, compresi i bambini, sia nel territorio controllato dal governo ucraino sia in quello controllato dalle forze russe e dai gruppi armati affiliati.

L’Unhcr commenta che la maggior parte dei decessi è stata causata dall’uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio, compresi i bombardamenti dell’artiglieria pesante, i sistemi missilistici a lancio multiplo, i missili e gli attacchi aerei. "L’Unhcr ritiene che le cifre reali siano considerevolmente più alte, in quanto la ricezione di informazioni da alcune località in cui si sono svolte intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma. Ciò riguarda, ad esempio, Mariupol (nel Donetsk), Izium (Kharkiv), Lysychansk, Popasna e Sievierodonetsk (Lugansk), dove si parla di numerose vittime civili", conclude la nota.

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